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Non facciamo scherzi: a Carnevale fuori dal Covid

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Signorelli: "Se la curva” epidemica di Covid-19 “segue il trend attuale, a Carnevale, che culmina tra 1 mese, potremo dichiararci fuori dalla quarta ondata"

"Se la curva” epidemica di Covid-19 “segue il trend attuale, a Carnevale, che culmina tra quattro settimane circa, potremo dichiararci fuori dalla quarta ondata. C'è il tempo perché possano scendere i diversi parametri e perché si possa ritornare alla situazione di ottobre-novembre. Questo è l'auspicio. Ovviamente non sarà un Carnevale come quelli pre-pandemici perché qualche accortezza bisognerà utilizzarla ancora e qualche restrizione rimarrà per le situazioni più a rischio che sono i grandi assembramenti e gli ambienti chiusi”. Lo dice Carlo Signorelli, docente di Igiene e Sanità pubblica all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

"In generale, però, adesso siamo più ottimisti: oltre alla discesa della curva andiamo incontro anche a una stagione meno fredda e si potranno fare più attività all'aperto. Il Carnevale ci preoccupa, per questo, meno del Natale e del Capodanno proprio perché molte manifestazioni sono all'aperto e quindi a basso rischio. E, se non arriva un'altra variante, Pasqua sarà ancora meglio”. 

Questo non significa proporre festeggiamenti con sfilate e assembramenti. “Il carnevale di quest'anno sarà sicuramente più tranquillo di quanto lo siano stati Natale e Capodanno. Non c'è dubbio. Carnevale è per definizione una festa degli eccessi, in cui sono previsti comportamenti non moderati ma, oggi, ovviamente non può essere la festa che era in pre-pandemia, con sfilate e assembramenti” sottolinea Massimo Galli, già direttore di Malattie infettive all'ospedale Sacco di Milano, rispondendo a una domanda sulla possibilità di festeggiare il Carnevale che comincia il 13 febbraio per concludersi il 1 marzo, con il martedì grasso.

“Di sicuro ci aspettiamo che i contagi calino ulteriormente. Rispetto a un mese e mezzo fa, quando è cominciata la quarta ondata, possiamo fare fortunatamente un discorso diverso perché il quadro è cambiato, sia per il calo dei contagi sia per l'incremento delle vaccinazioni e del numero di guariti. Certo abbiamo pagato e stiamo pagando un prezzo alto, considerando il numero dei morti, ma la situazione è decisamente diversa”.

“Questo non vuol dire, però, che possiamo lasciarci troppo andare, anche a Carnevale. Io mi sono iscritto, come si sa, al partito della cautela – ricorda l’infettivologo - e vi rimango, sapendo che perdere di vista i problemi può essere decisamente pericoloso”.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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