Non facciamo i cinesi

"Buone notizie. E' appena uscito sul 'The New England Journal of Medicine'" uno studio "sugli antivirali, in particolare il Paxlovid: continuano a funzionare perfettamente sulle nuove varianti. Però la sanità si dia una sveglia e usiamoli, non facciamo i cinesi". Lo scrive su Twitter il virologo dell'Università Vita-Salute San Raffaele, Roberto Burioni.

"L'obbligo di tamponi per chi proviene dalla Cina che l'Europa sta adottando colloca l'Italia al centro delle dinamiche per il contrasto alla pandemia. L'Italia, che secondo le apocalittiche profezie della sinistra sarebbe stata isolata dall'Europa proprio sulle politiche di contrasto alla pandemia, è capofila europeo del contrasto alla pandemia basato su tempestività di interventi e prevenzione e non su chiusure e misure restrittive. A distanza di anni emerge solamente che Speranza scelse la via della repressione e del chiusurismo indiscriminato perché incapace di pensare prevenzione e misure di oltrepassamento della pandemia. Oggi il paradigma italiano è modello per tutta l'Europa con buona pace dei sinistri profeti di sventura". È quanto dichiara Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d'Italia e Sottosegretario di Stato alla Giustizia.

Così ecco l'unità della Ue dopo le prime critiche e accuse piovute al Governo Meloni. "L'esperienza della pandemia targata 2020 è servita da lezione, perché l'unanimità delle scelte europee è un segnale importante e per certi aspetti incoraggiante. Mille volte abbiamo invocato un coordinamento nelle politiche di prevenzione e di protezione e la novità che giunge dall'Europa sul tampone anti Covid a chi parte dalla Cina è un segnale straordinariamente utile lungo la strada che ci conduce ad una risposta unitaria ai pericoli epidemiologici su scala planetaria, di oggi e di domani". Così l'immunologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata, commentando le misure raccomandate dall'Unione Europea agli Stati membri per i voli da e per la Cina.

"Ecco perché mi sembra una scelta saggia e opportuna, che fa scuola - aggiunge Minelli - Peccato che analoghe attenzioni sul fronte della salute collettiva, pur a fronte di precedenti che avrebbero dovuto impartire corrette lezioni di comportamento, non appartengano a chi si ostina a non fornire dati certi sui quali impostare più precise formule di prevenzione. Ma evidentemente si tratta di scuole diverse", conclude con un riferimento alla Cina.