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Fa più paura il Covid o il cancro?

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Ogni anno in Italia cancro della cervice per oltre 3mila donne con più di mille decessi. La cura al coronavirus ha ridotto gli screening

Effetto Covid sugli screening per la prevenzione e la diagnosi precoce del cancro al collo dell'utero e sulle vaccinazioni contro il Papillomavirus umano (Hpv), prima causa di questo tumore che in Italia colpisce ogni anno oltre 3mila donne con più di mille morti. A evidenziare un calo di quasi 4 punti percentuali per lo screening e di quasi 13 punti percentuali per la chiamata al vaccino è un rapporto del Censis, realizzato con il supporto non condizionato di Msd Italia e presentato oggi in occasione dell'International Hpv Awareness Day, Giornata di sensibilizzazione sul Papillomavirus, a 3 anni da uno studio analogo.

A causa della pandemia - rileva il report - la copertura dello screening cervicale tra le donne tra i 25 e i 64 anni è passata dall'81% del 2019 al 77,3% del 2020 (-3,7 punti percentuali). E a causa della concentrazione dei servizi sul contrasto alla pandemia si è ridotta anche l'operatività dei servizi di vaccinazione: i genitori che hanno ricevuto la chiamata attiva per la vaccinazione anti-Hpv sono diminuiti dal 56% del 2019 al 43,3% nel 2022 (-12,7 punti percentuali).

 

Così c'è il cancro in cima alla lista delle malattie che fanno più paura agli italiani. Lo rileva un rapporto del Censis presentato oggi in occasione dell'International Hpv Awareness Day, Giornata di sensibilizzazione sul Papillomavirus umano (Hpv), che attraverso un'indagine condotta su un campione di genitori e su un altro di donne ha analizzato la percezione del rischio di neoplasie da Hpv e le strategie di prevenzione adottate.

I tumori risultano le patologie più temute in assoluto sia dai genitori (69,6%) che dalle donne (67,7%). A distanza si posizionano la paura delle demenze (temute dal 42,7% dei genitori e dal 47,7% delle donne), delle patologie che causano non autosufficienza fisica (28,9% sia tra i genitori che tra le donne) e delle malattie cardiovascolari (rispettivamente 18% e 11,9%).

Dal report, realizzato con il supporto non condizionato di Msd Italia a 3 anni da uno studio analogo, emerge anche che oltre 2 italiani su 3 credono nella prevenzione anti-cancro. Il 69,1% dei genitori e il 65% delle donne ritengono infatti i tumori si possano prevenire. Fra le strategie di prevenzione vengono segnalati prima di tutto i controlli medici e diagnostici preventivi, indicati dal 79,9% dei genitori e dall'84,2% delle donne.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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