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L'Ucraina non molla la Crimea

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Musayeva: 'non possiamo accettare compromessi. L'Occidente sta decidendo di farci perdere la guerra'

"L’Occidente deve capire che non possiamo accettare compromessi. Costringere l’Ucraina a perdere la guerra, perché di questo si tratta se lasciamo a Putin il Donbass e la Crimea, è un errore strategico che ricadrà su tutti". A dichiararlo, in un'intervista a 'Repubblica', è Sevgil Musayeva, direttrice dell'Ukrainska Pravda. "Se accettiamo il compromesso, le prossime vittime di Putin potrebbero essere Polonia e Paesi Baltici. Certo che dobbiamo discutere della Crimea e del Donbass, ma solo dopo che le truppe russe se ne saranno andate dal nostro territorio".

Nata in Crimea, Musayeva crede nel ritorno della penisola sotto il controllo di Kiev. "Sì, anche se non so quando: la Crimea appartiene all’Ucraina". Nell'intervista, Musayeva spiega le sue critiche alla proposta italiana di un negoziato: "Dare l’autonomia ai separatisti del Donbass non è un’opzione buona per noi. Fino a quando non torneremo allo status pre 24 febbraio, non ci può essere negoziato".

Intanto infuriala guerra. “Il nemico russo non smette di condurre operazioni offensive nella zona operativa orientale e continua a lanciare missili e attacchi aerei su strutture infrastrutturali in Ucraina” ha dichiarato il portavoce delle Forze Armate Ucraine Oleksandr Shtupun nel corso dell’aggiornamento quotidiano sulle operazioni militari in Ucraina. “Nelle ultime 24 ore – ha detto - dieci attacchi nemici sono stati respinti a Donetsk e Luhansk, quattro carri armati, due sistemi di artiglieria, un corazzato da trasporto truppe, un'auto e un'unità di equipaggiamento speciale sono stati distrutti. Le unità di difesa aerea hanno distrutto cinque Uav Orlan-10. Gli aerei d'attacco dell'Aeronautica Militare delle Forze Armate dell'Ucraina hanno colpito le posizioni nemiche, hanno distrutto fino a dieci unità di veicoli corazzati leggeri. I nostri caccia hanno intercettato e abbattuto due missili da crociera".

Il portavoce sottolinea come "nelle aree di Volyn e Polissya si svolgono esercitazioni con personale militare della Repubblica di Bielorussia", area "da dove esiste la probabilità di attacchi missilistici e aerei". Nella direzione di Siversky, i russi "stanno adottando misure per occupare il confine ucraino-russo nelle regioni di Bryansk e Kursk e per impedire il trasferimento delle nostre truppe in altre aree. Nelle zone di confine di queste regioni russe, l’aumento del livello di minaccia terroristica è stato prorogato fino all'8 giugno di quest'anno”.

Il portavoce ricorda poi gli attacchi di artiglieria nell'oblast di Sumy e di Chernihiv: "Nella direzione di Slobozhansky, il nemico russo effettua un fuoco sistematico ad alta intensità nelle aree in cui sono concentrate le nostre truppe". I reparti di Mosca "stanno cercando di migliorare la situazione tattica nell'area di Izyum e riprendere l'offensiva sulla città di Slovyansk" e "hanno usato artiglieria e aerei per avanzare nell'area di Sievierdonetsk. Ha effettuato operazioni di assalto nella direzione dell'insediamento di Ustynivka, senza successo”. Oltre a diverse offensive che non avrebbero avuto successo, secondo il portavoce di Kiev, i russi sono segnalati all'attacco nell'area di Mykolayiv "per garantire l'accesso ai confini della regione di Kherson".

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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