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Crisi confine, Varsavia: ‘7mila migranti pronti a raggiungere UE’

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Le autorità polacche fanno sapere che la crisi è tutt’altro che risolta

La Polonia cerca di tenere i riflettori puntati sulla crisi dei migranti al confine con la Bielorussia. Il governo di Varsavia ha denunciato la presenza, nel paese guidato da Lukashenko, di circa 7mila migranti pronti a fare ingresso nell’Unione Europea attraversando il caldissimo confine. Il dato è stato riportato dal portavoce dei servizi di Intelligence polacchi Stanislaw Zaryn: "Il regime di Lukashenko ha rimpatriato, in Iraq e in Siria, circa 3mila persone. Ma molte di più, circa 7mila, si trovano ancora sul territorio della Bielorussia". 

Rispetto a qualche giorno fa, quando si era toccato il punto più delicato della crisi con scontri quotidiani (sempre ai danni dei migranti), la situazione è sembrata raffreddarsi, con una diminuzione del flusso di persone proveniente da Minsk. La crisi, tuttavia, è ben lontana dall’essere risolta e, come riporta Varsavia, solo nelle ultime 24 ore sono stati 116 i tentativi di forzare il confine.

Ad esprimere vicinanza al governo polacco è intervenuto il prossimo cancelliere tedesco Olaf Scholz, che si insedierà domani 8 dicembre. Il politico tedesco ha ribadito l’appoggio a Varsavia nell’ambito della crisi migratoria, annunciando una visita in Polonia e criticando aspramente le politiche del governo illegittimo di Lukashenko, minacciando “Conseguenze per chi fa affari sulle persone”.

3 anni fa
Autore
Emanuele Di Casola

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