L'Italia preoccupata per la crisi economica da guerra
Nell'indagine di Altroconsumo, il 93% dei cittadini è preoccupato da un rischio di nuova crisi economica per la crisi ucraina
Gli sviluppi in merito agli attacchi russi in Ucraina sono fonte di forti preoccupazioni per tutta la popolazione mondiale. In primis di genere umanitario per le persone che stanno vivendo questa drammatica situazione ma non solo. Questa guerra porterà e sta già portando a importanti conseguenze anche sull’economia mondiale. Altroconsumo ha voluto inquadrare quello che è il contesto attuale, fotografando le opinioni degli italiani in merito a come sanzioni e sviluppi geopolitici influenzeranno la vita di tutti i giorni. La maggiore preoccupazione, condivisa dal 93% dei rispondenti, è quella di incorrere in una nuova crisi economica dopo due anni di emergenza pandemica che ha, a sua volta, causato importantissime difficoltà economiche per il Paese.
In questo contesto, genera particolare apprensione la prospettiva di un aumento delle bollette luce e gas e dei prezzi dei carburanti (il 95% degli italiani è preoccupato a riguardo), due voci di spesa che nell’ultimo periodo hanno già subito un’importante crescita. Tali aumenti sono legati a una prossima possibile diminuzione dell’offerta delle materie prime provenienti dalla Russia: l’Italia, infatti, è uno dei paesi che ne dipende maggiormente.
Per gran parte del campione (94%) per ridurre la dipendenza energetica dell’Italia dall’estero è necessario investire maggiormente in fonti rinnovabili. Un'altra importante parte dei rispondenti (71%) sostiene che sia necessario aumentare le estrazioni di gas e petrolio dai giacimenti presenti sul territorio nazionale. Per quanto riguarda, invece, l’utilizzo di energia di tipo nucleare, i cittadini si dividono: il 46% è in disaccordo mentre il 36% sarebbe favorevole.
Altroconsumo ha, inoltre, chiesto agli italiani quali misure intendano adottare per far fronte ai rincari: 2 su 3 (72%) pensano di ridurre il consumo di energia in casa, così da diminuire le spese per le bollette. Più di 1 rispondente su 2 (57%) prevede, invece, di utilizzare l’auto meno di frequente, per ridurre le spese legate, invece, al carburante.
“Condividiamo le preoccupazioni per la crisi geopolitica innescata dal conflitto russo-ucraino e, per quanto possibile, vogliamo sostenere lo sforzo che è in atto per far fronte a questa difficile situazione e alle sue molteplici conseguenze. Per questo, noi di Altroconsumo abbiamo voluto innanzitutto raccogliere le preoccupazioni che esprimono i cittadini in questo momento e siamo impegnati a supportarli con strumenti che possano dare – per quanto possibile - risposte concrete ai loro bisogni, oggi ancora più urgenti. Inoltre, chiediamo che le istituzioni italiane e internazionali continuino a fare tutto il possibile per fronteggiare la crisi in atto e per mettere in campo contromisure strutturali di fronte alle conseguenze economiche e sociali” dichiara Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo.
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