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Incredibile! Oro olimpico nel curling

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Stefania Constantini e Amos Mosaner hanno vinto la medaglia d'oro nel torneo di doppio misto di curling alle Olimpiadi invernali di Pechino

 

Incredibile ma vero! Stefania Constantini e Amos Mosaner hanno vinto la medaglia d'oro nel torneo di doppio misto di curling alle Olimpiadi invernali di Pechino. In finale la coppia azzurra ha battuto 8-5 la Norvegia regalando all'Italia il secondo oro di questi Giochi. Impresa storica quella di Constantini (Fiamme Oro) e Mosaner (Aeronautica Militare), arrivati in finale dopo 10 successi consecutivi, che regalano la prima medaglia al curling azzurro nella rassegna a cinque cerchi.

"Stefania Constantini e Amos Mosaner sono stati grandissimi, undici vittorie su undici è un risultato storico, mai visto niente del genere, questo è un miracolo". Lo dice il presidente della Fisg, Andrea Gios. "E' stata una gara straordinaria, adesso andiamo a goderci il maschile: anche lì faranno benissimo, con loro c'è Amos..." Risultato che sembrava poter essere ribaltato dal misto norvegese: "sì, una partita così difficile non era scontato vincerla -sottolinea Gios-. I norvegesi sono bravissimi ma i nostri hanno pensato a divertirsi, in tranquillità".

"Era già tutto previsto". Lo scrive su Twitter l'attore Edoardo Leo commentando così la medaglia d'oro ottenuta alle Olimpiadi invernali di Pechino da Stefania Constantini e Amos Mosaner nel curling. Il riferimento dell'attore è al film del 2013 diretto da Claudio Amendola 'La mossa del pinguino' nel quale lo stesso Leo è protagonista dedicato ovviamente a questa disciplina sportiva. 

"Dopo la medaglia d'oro nel Curling il prossimo obiettivo è riportare Santa Claus nella sua vera casa, a Bari. Dear Scandinavian friends, San Nicola is coming home!". L'ex ct della pallavolo Mauro Berruto, ora responsabile Sport nella segreteria del Pd, via Twitter prende in giro così la Norvegia, sconfitta in finale per 8-5 dalla coppia invincibile Constantini-Mosaner, che portano la prima medaglia olimpica nel curling all'Italia, partendo direttamente dall'oro.

Ma focalizziamoci un attimo sull'origine delle "stones", i pietroni tondi con il manico, usate dagli atleti, anche queste con particolarità del tutto fuori dall'ordinario. Per cominciare, vengono tutte da una minuscola isola al largo della Scozia, Aisla Craig, parco naturale disabitato ma che fin dal 1851 è la cava da cui l'unico produttore, la famiglia Kays, ricava le stones. E ancora più curiosamente ne ha anche la forma a panettone schiacciato.

Solo su quest'isola, proprietà privata dei marchesi Kennedy ma data in affitto fino al 2050 alla Reale società per la protezione degli uccelli, si trovano i due graniti utilizzati, "Blue Hone" e "Common Green", il primo il più pregiato. La struttura dei due graniti è particolarmente impermeabile, e la ragione per cui vengono preferiti sta nella loro maggiore resistenza alla rottura in seguito all'azione invasiva dell'acqua che ghiacciandosi spacca la pietra. Lo status di isola protetta consente all'azienda produttrice, Kays of Scotland, di cavare rocce un quantità limitata e solo ogni 10 anni: l'ultimo nel 2013, con 2.000 tonnellate ricavate. Le stones della Kays sono le uniche riconosciute ufficialmente sia dalla World Curling Federation sia dal Cio.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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