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Sul Covid scatta il dibattito sulle mascherine e quarta dose

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Allo stato attuale si ritiene opportuno continuare la raccolta dei dati epidemiologici aggregati di casi Covid-19 anche in seguito alla cessazione dell'emergenza

"Allo stato attuale si ritiene opportuno continuare la raccolta dei dati epidemiologici aggregati di casi Covid-19 come da consolidata prassi, anche in seguito alla cessazione dello stato di emergenza". E' quanto si legge nella circolare del ministero della Salute 'Rilevazione giornaliera dati Covid-19: dati aggregati, posti letto attivati e accessi, presso i servizi di Pronto Soccorso', firmata dal direttore generale della Prevenzione sanitaria, Giovanni Rezza e dal direttore generale della Programmazione sanitaria, Andrea Urbani.

La circolare dettaglia i criteri su come, "dopo il 31 marzo 2022, visto lo scenario attuale, Regioni e Province autonoma raccolgono i dati" e "li comunicano quotidianamente al ministero della Salute e all’Istituto superiore di sanità. Queste modalità saranno oggetto di successive e progressive rivalutazioni con le Regioni e le Province autonome".

Ed è così alla fine che si esprime il ministro della Salute, Roberto Speranza, in una lunga intervista sui temi di politica nazionale e internazionale, oggi su 'La Stampa'": "Adesso le nostre autorità sanitarie hanno disposto il secondo richiamo, la cosiddetta quarta dose, per ottantenni, ospiti delle Rsa e anziani fragili. In autunno valuteremo un richiamo più esteso anche per le altre fasce d'età. Mi fa piacere che Ema e Ecdc abbiano dato la stessa linea anche agli altri Paesi europei. Mentre nei media la guerra ha sostituito il Covid, nella realtà si è semplicemente aggiunta. Su questo dovremo fare uno sforzo comunicativo importante e insistere con la vaccinazione", ha sottolineato.

La mascherina Ffp2? "Nessuno dovrebbe metterla da parte e quando dico nessuno mi riferisco anche a chi ha avuto la malattia pochi mesi fa e ritiene di poterla togliere sentendosi immune. Niente di più sbagliato. Al chiuso bisogna proteggersi, la Ffp2 è efficace anche contro Omicron. Vediamo comparire varianti sempre più contagiose e anche i vaccinati rischiano di infettarsi. La circolazione è sostenuta ed è dimostrato pure dalla comparsa dei ceppi ricombinanti che hanno origine nelle persone contagiate da due virus differenti". A dirlo Antonella Viola, immunologa, direttore scientifico dell'Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza a Padova, in un'intervista sul 'Corriere della Sera'.

"Credo che in questa fase - continua l'immunologa - ci si senta troppo tranquilli. Vale la pena fare un piccolo sacrificio, coprendo naso e bocca quando si entra in luoghi chiusi. Ammalarsi di Covid, anche per i vaccinati con tre dosi, non è una esperienza indolore. Se ne può uscire con conseguenze spiacevoli. Una lenta ripresa, stanchezza, fatica a riprendere gusto e olfatto, effetti su cuore, sistema nervoso e metabolismo. Oltretutto c'è la possibilità di reinfettarsi con Omicron dopo aver contratto la variante che l'ha preceduta, Delta".

Per quanto riguarda la comparsa di ricombinazioni del virus, frutto della mescolanza di frammenti di geni di due sotto-varianti di Omicron, "non vedo grossi pericoli. In pochi mesi Omicron ha preso il sopravvento. Ora è diverso. I primi virus ricombinanti sono stati sequenziati a gennaio e i casi non sono aumentati. Non dovrebbe trattarsi di un pericolo emergente", conclude.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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