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L'Europa pronta alla trasformazione demografica

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L’Europa sperimenta un’imponente trasformazione demografica. L’aspettativa di vita, infatti, è aumentata grazie al progresso sociale su vasta scala

L’Europa sperimenta un’imponente trasformazione demografica. L’aspettativa di vita, infatti, è aumentata grazie al progresso sociale ed economico su vasta scala negli ultimi decenni, compreso il miglioramento della vita, l’accesso all’istruzione e alla formazione e i progressi nel campo dell’assistenza sanitaria e della medicina. Tra il 2002 e il 2021, l’aspettativa di vita alla nascita nell'Ue ha registrato un aumento di 2,5 anni, da 77,6 a 80,1 anni: 2,0 anni per le donne e 2,9 anni per gli uomini. Il cambiamento demografico ha un impatto diretto sul capitale umano dell’Unione Europea e sulle sue competitività, incidendo sulla coesione sociale, territoriale e intergenerazionale, senza escludere che alcuni Stati sono più colpiti di altri. Per aiutare gli Stati membri a far fronte alle sfide demografiche l’UE mette a disposizione strumenti giuridici, politici e finanziari per gestire l’evoluzione e i relativi effetti sulla società e sull’economia, anche in termini di competitività nel mondo.

Combinando efficacemente questi strumenti con le politiche nazionali e regionali, è possibile aiutare tutti mettendoli in condizione di cogliere i benefici insiti nell’evoluzione demografica e neutralizzare agevolmente le sfide che pone. Lo strumentario europeo delinea un approccio globale all’evoluzione demografica sostenuto da quattro assi portanti: genitori, giovani, anziani e migranti. Previsto il sostegno ai genitori tramite una migliore conciliazione fra aspirazioni familiari e lavoro retribuito, in particolare grazie alla disponibilità di strutture di qualità per l’infanzia e a un adeguato equilibrio tra vita professionale e vita privata. Sostegno alle giovani generazioni mettendole in condizione di prosperare e sviluppare le competenze e agevolandone l’accesso al mercato del lavoro e ad un alloggio a prezzo abbordabile. Autonomizzazione delle generazioni più anziane mantenendone il benessere tramite riforme cui si associno politiche adeguate sul mercato del lavoro e il luogo di lavoro. Ove necessario, risposta alla carenza di manodopera tramite la migrazione regolare controllata, in totale complementarità con la valorizzazione dei talenti interni all’Ue.

Lo strumentario s’ispira alla necessità di tenere conto della dimensione territoriale dei cambiamenti demografici, specie nelle regioni che subiscono il fenomeno del declino demografico e di una considerevole mobilità in uscita dei lavoratori giovani. La Commissione esorta gli Stati membri ad elaborare e attuare politiche integrate per contrastare i problemi posti dall’evoluzione demografica e a integrare la questione demografica in tutte le politiche. Lo strumentario, infatti, può concorrere a stimolare, perfezionare e coordinare meglio le politiche a livello unionale e nazionale. Le politiche degli Stati membri dovrebbero radicarsi nelle realtà locali, perché le sfide demografiche variano da uno Stato membro all’altro e da una regione all’altra. Qualsiasi scelta politica deve improntarsi ai principi di parità di genere, non discriminazione ed equità intergenerazionale. Le tecnologie digitali possono rafforzare l’incisività competitiva dell’Europa e concorrere a neutralizzare gli effetti dell’evoluzione demografica. I responsabili politici dovrebbero promuovere la partecipazione attiva dei cittadini a questo sforzo coinvolgendo tutti i soggetti d’interesse, parti sociali e organizzazioni della società civile fra gli altri.

Al fine di potenziare gli strumenti disponibili per il contrasto dei problemi posti dall’evoluzione demografica, la Commissione punterà a: rafforzare la base di dati e conoscenze, in particolare sviluppando ulteriormente l’Atlante della demografia, aiutando gli Stati membri a migliorare le statistiche su popolazione e alloggi e sostenendo le attività analitiche e la ricerca nel settore; sostenere lo sviluppo e/o il potenziamento a tutti i livelli delle politiche attinenti alla demografia, in particolare tramite lo strumento di sostegno tecnico e ove opportuno l’integrazione della questione demografica nelle pertinenti proposte politiche a livello di Unione; fare in modo che nell’UE nessuna regione rimanga indietro, in particolare tramite l’avvio ufficiale della piattaforma Utilizzo dei talenti il 23-24 novembre 2023 e il lancio di ulteriori inviti nell’ambito del meccanismo di incentivazione dei talenti. Oltre agli strumenti normativi e ai quadri strategici, sul piano dell’Unione sono disponibili vari strumenti di finanziamento atti a sostenere gli Stati membri, ad esempio il dispositivo per la ripresa e la resilienza e il Fondo sociale europeo Plus (FSE+).

14 Ottobre
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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