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Che si parta dalla cultura del rispetto

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Dopo le manifestazioni a favore delle donne di questi giorni si attiva il mondo politico per la continuità di eventi

"Se c’è rispetto, non puó esserci violenza sulle donne. Né fisica né psicologica. Per contrastarla, è necessario un superamento culturale che porti finalmente alla certezza, per la donna, di vivere in una società che la supporti, in una cultura della responsabilità,del rispetto e della normalizzazione di una rinnovata solidarietà. Per raggiungere questo obiettivo, le istituzioni, la politica, la famiglia e la scuola, devono lavorare insieme e interagire per promuovere il valore del rispetto. Solo così una donna potrà essere certa di essere al sicuro, tutelata e, quindi, davvero libera. ‘Donne e potere’, il confronto al quale ho partecipato a Pietrasanta, organizzato presso la Fondazione Centro Arti Visive, ha permesso un dibattito costruttivo e ricco di spunti, dalla necessità di garantire concreti servizi per l’infanzia, all’attenzione e alla tutela per il mondo delle imprese gestite dalle donne. Incontri come questo, rappresentano un importante strumento per continuare a non abbassare la guardia contro una tragedia che dobbiamo sconfiggere insieme, con tutte le nostre forze”. Lo ha dichiarato il deputato di Fratelli di Fratelli d’Italia Chiara La Porta, a margine del convegno ‘Donne e Potere', organizzato a Pietrasanta (Lucca) presso la Fondazione Centro Arti Visive.

"Ieri, le piazze erano piene di manifestanti in molte città, con convegni e iniziative pubbliche che sottolineavano giustamente l'urgenza di combattere questa battaglia quotidiana. Tuttavia, nonostante gli sforzi intrapresi negli anni, questa deriva sembra difficile da arrestar ed emerge chiaramente che esistono ancora enormi problemi culturali. Per affrontare questi problemi, dobbiamo concentrarci sui luoghi educativi, come scuole, famiglie e istituzioni. È cruciale sforzarci di non dividere le forze politiche in questo contesto, ma di rimanere uniti per trasmettere messaggi chiari: il rispetto delle donne, la condanna della cultura maschilista e la promozione delle pari opportunità per tutti. Questo dibattito deve avvenire sia in Parlamento che nelle scuole e nelle famiglie, affrontando insieme le sfide culturali che persistono". Così a Sky Agenda, Alessandro Cattaneo deputato e responsabile dei dipartimenti di Forza Italia.

Intanto resta tesa la situazione per l'atto intimidatorio nei confronti dell'associazione Pro Vita dopo che è stato trovato un ordigno nelal sua sede. 

"Solidarietà agli amici di Provita & Famiglia per l’attacco “squadrista” che hanno ricevuto ieri sera nell'ambito della manifestazione di Roma. Non condivido quasi nulla del manifesto delle attiviste di 'Non una di meno': dall'attacco indifferenziato a tutti gli uomini, all'idea che la famiglia sia solo un luogo di sopraffazione, mentre, invece, rappresenta un argine alla violenza e alla perdita di valori; alle accuse ad Israele, mentre proprio in Palestina, purtroppo, le donne vivono in una condizione di difficoltà. Nonostante questo, migliaia di donne erano in piazza ieri per manifestare la loro indignazione. Questo è il dato politico, al di là degli strumentali e ideologici attacchi alla famiglia, a chi vuole trasformare una piazza per le donne in una contro il governo. La mia solidarietà va alle tante che volevano manifestare senza strumentalizzazioni e agli amici di ProVita, che molto fanno per le donne". Così Simona Baldassarre, assessore alle Pari Opportunità ha commentato quanto accaduto ieri, durante la manifestazione.

"Oggi mi trovo nella sede di ProVita – ha aggiunto l’assessore Baldassarre - Ci sono i vetri rotti. Hanno tentato di appiccare il fuoco. La cosa è molto grave. Schlein e Gualtieri, che erano alla manifestazione, devono dissociarsi da tale violenza. Com’è possibile che nessuno chieda scusa?".

 

27 Novembre
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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