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Ore di tensione a Roma: caos a manifestazione Green Pass

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Un corteo in piazza del Popolo è stato fermato dalle forze dell'ordine a poche decine di metri da palazzo Chigi. Violata la sede Cgil

Ore di tensione a Roma, dove il sit in contro il green pass di piazza del Popolo si è trasformato in un corteo che è stato fermato dalle forze dell'ordine a poche decine di metri da palazzo Chigi. Bloccati dalla polizia, i manifestanti non hanno accettato a indietreggiare e hanno fronteggiato gli agenti in tenuta antisommossa urlando, tra l'altro, 'no green pass, no green pass'.

Nel pomeriggio, verso le 17.30, il corteo dei manifestanti contro il green pass da Piazza del Popolo si è diretto sotto la sede romana della Cgil. Migliaia di persone si sono accalcate sotto le finestre della sede del sindacato, tra cori e striscioni. "Nessuno può toglierci il lavoro che ci siamo conquistati onestamente e duramente", "Landini dimettiti", urlano i cori rivolti all’indirizzo del segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Un’altra parte del corteo ha invece preso la strada opposta, tentando di dirigersi verso Montecitorio attraverso via del Babuino, bloccato però dalle forze dell’ordine schierate all’inizio della piazza.

Poi, i manifestanti sono entrati nella sede della Cgil. Tutto il mondo politico assistendo alle immagini in diretta dell'attacco alla sede del sindacato hanno espresso solidarietà alle forze dell'ordine e alla Cgil, dissentendo da questo modo violento di protestare e manifestare. 

Il presidente Mario Draghi "condanna le violenze che sono avvenute oggi in varie città italiane. Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione. Il Governo prosegue nel suo impegno per portare a termine la campagna di vaccinazione contro il COVID-19 e ringrazia i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico". 

"E' assolutamente grave che questo pomeriggio il corteo non autorizzato No vax, animato da forze estremiste di destra, abbia a Roma occupato e poi assaltato la sede della Cgil nazionale. Che una manifestazione non autorizzata possa effettuare tali provocazioni illegittime è preoccupante" ad affermarlo è il segretario generale della Fim-Cisl, Roberto Benaglia. "Il sindacato - sottolinea - è fortemente impegnato in questi giorni per gestire in tutti i luoghi di lavoro l'introduzione del green pass dal prossimo 15 ottobre mitigando eventuali problemi per i lavoratori, riunendo i comitati Covid per concordare procedure adeguate, evitando discriminazioni e negoziando tamponi gratis o ulteriormente calmierati per chi non ancora vaccinato".

"Attaccare il sindacato, anche con scritte offensive come in questi giorni abbiamo dovuto registrare anche in diverse sedi Cisl territoriali, è un atto di violenza gratuito che respingiamo con fermezza. Chiediamo al governo di agevolare e garantire ulteriormente una introduzione non penalizzante per i lavoratori delle nuove norme. Lo Stato garantisca il rispetto di chi ogni giorno con impegno e responsabilità rappresenta e tutela il lavoro", sottolinea ancora Benaglia.

Poi, verso le 20 anche una nota da parte di Giorgia Meloni: '"per colpa delinquenti nessuno parlerà di protesta legittima, violenze gravi e inaccettabili, responsabili vengano puniti. Quelle delle violenze viste oggi a Roma sono immagini vergognose. Esprimo la mia totale vicinanza alle forze dell'ordine e la piena solidarietà al segretario dalla Cgil, Maurizio Landini". Così Giorgia Meloni, presidente Fdi.

"Solidarietà anche a migliaia di manifestanti scesi in piazza per protestare legittimamente contro i provvedimenti del governo e di cui nessuno parlerà per colpa di delinquenti che usano ogni pretesto per mettere in atto violenze gravi e inaccettabili. Mi auguro che i responsabili vengano individuati e puniti", auspica Meloni.

 

2 anni fa
Foto: wikipedia
Autore
Claudio Mascagni

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