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Draghi si accorge che non è il re del Parlamento

Parlamento Italiano

Col Governo sotto quattro volte è scattata l'ira del premier, stretto nella morsa di partiti legati tra di loro da una forte eterogeneità

Che meraviglia la democrazia. Anche un tipo come SuperMario Draghi alla fine deve combattere con i partiti, le loro beghe, le loro spinte, i loro mal di pancia. Benvenuto nel centro della politica (italiana), caro presidente del Consiglio. Riuscirà Draghi a resistere agli urti dei partiti o tornerà a fare il nonno seppure a servizio delle istituzioni? Intanto il variegato mondo politico italiano è in fermento dopo l'aut aut di Draghi che ieri nel tardo pomeriggio era salito al Colle da Mattarella. 

"Punture di spillo, ma il governo è in grado di reggere l'urto" dice Gianfranco Pasquino, Professore emerito di Scienza politica all'Università di Bologna, interpellato sulla maggioranza divisa e il governo battuto per quattro volte, ieri, nelle votazioni notturne delle commissioni congiunte Bilancio e Affari costituzionali alla Camera durante l’esame delle modifiche al decreto Milleproroghe.

"Se il governo fosse battuto sul Pnrr - spiega Pasquino - la situazione sarebbe grave, ma quanto successo ieri non è preoccupante. Sì è vero il governo è stato battuto sul decreto Milleproroghe dove ci sono diversi pasticci, ma per me il governo si chiama Mario Draghi ed è in grado di reggere l'urto. Può dunque benissimo andare avanti sapendo che queste punture di spillo continueranno ad esserci perché la maggioranza è eterogenea e di tanto in tanto qualcuno cerca e deve far vedere che esiste, ma esiste malamente perché fa dei mutamenti che sono peggiorativi. Ma se è questo che vuole fare pazienza. Io se fossi in Mario Draghi, conclude, manifesterei certo irritazione e dopo andrei avanti".

“Il governo è qui per fare le cose e il Parlamento per garantirgli i voti. Insomma a Draghi la storia degli emendamenti di Fratelli d'Italia (come per esempio quello del no al limite del contante a 1.000 euro), che hanno mandato sotto il governo nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera nelle votazioni sul decreto Milleproroghe, proprio non gli è andata giù. Strano modo di vivere una Repubblica parlamentare. Praticamente il Parlamento ridotto a corte del Re. Qualcuno dovrebbe spiegare al presidente Draghi, magari il Quirinale, che il governo si chiama Esecutivo perché esegue le leggi che fa il Parlamento e non viceversa" dichiara in una nota Lino Ricchiuti, viceresponsabile del dipartimento Imprese e Mondi produttivi di Fratelli d'Italia.

Di diverso avviso il segretario di +Europa e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, che incoraggia Draghi: “Il Presidente Draghi ha semplicemente ragione. Le forze di maggioranza non possono pensare di usare i prossimi mesi per una lunga campagna elettorale, fatta di distinguo e sgambetti”. “I prossimi mesi vanno utilizzati per sostenere il Governo nello sforzo di accelerare sulle riforme del Pnrr, per vincere la sfida del buon utilizzo dei fondi, rilanciando la produttività e la competitività del paese. Per +Europa, il successo del Governo sarà il successo anche delle forze di maggioranza che lo sostengono”, conclude Della Vedova.

Noi con l’Italia, a voce del presidente Maurizio Lupi non ha dubbi. "Sosteniamo Mario Draghi con convinzione: l’Italia ha davanti a sé un anno decisivo e in questi mesi il governo dovrà fare scelte strategiche per il nostro futuro. E’ tempo di costruire il Paese che verrà, abbassando i toni, riponendo le bandierine ideologiche e lavorando per sfruttare al meglio la storica occasione del Pnrr. Questo impone a tutte le forze politiche della maggioranza ed a tutto il Parlamento, il cui ruolo è fondamentale, di concentrare i propri sforzi sugli aspetti costruttivi, di lavorare compatti per dare più efficacia all’azione del governo e di cercare la sintesi politica al più alto livello possibile. Ricordiamoci che soltanto un mese fa, quando si votò per eleggere il Presidente della Repubblica, tutte le forze politiche chiesero a Draghi di continuare a guidare il governo in questa fase delicatissima per proseguire l’ottimo lavoro fatto sin qui”.

2 anni fa
Autore
Gian Luca Campagna

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