SuperMario pronto a incontrare Putin
Sollecitato dal presidente ucraino, il presidente del Consiglio italiano disposto a dialogare con Mosca. "Occorre fermezza" dice
Dopo Erdogan preso a parole non certo benevole per il sofà-gate, Mario Draghi no si fa pregare per intervenire a sirimere una querelle sempre più vicina a esplodetre, come la situazione Ucraina. Oltre a rimanere uniti, sia in Europa che nell'Alleanza atlantica, nei confronti della Russia "occorre mantenere la nostra strategia di deterrenza ferma, in questo momento. Essere fermi, non mostrare debolezze" sottolinea il presidente del Consiglio Mario Draghi, al termine del Consiglio Europeo informale sulla crisi ucraina, a Bruxelles. "Il terzo punto - prosegue Draghi - è che occorre dire chiaramente, fin dall'inizio, che non possiamo rinunciare a quelli che sono i principi fondanti dell'Alleanza atlantica. Insieme a tutto ciò, occorre mantenere il dialogo il più possibile aperto".
Ai confini tra Russia e Ucraina "sostanzialmente la situazione è quella di qualche giorno fa. Questi episodi che sembravano annunciare una de-escalation non sembrano essere presi seriamente, dobbiamo rimanere pronti ad ogni eventualità" ribadisce, non credendo evidentemente al ritiro delle truppe russe. Ieri sera Draghi ha incontrato a Parigi il presidente Emmanuel Macron per un vertice sull'Africa, in vista del summit Ue-Ua di oggi. Ma intanto ferve lì'incontro con Putin. "E' previsto, oggi stanno parlando per organizzarlo" si lascia andare Draghi, che dovrebbe incontrare il presidente russo nei prossimi giorni durante un viaggio a Mosca.
Con la Russia "occorre mantenere il dialogo il più possibile aperto. Volodymyr Zelensky in una telefonata che abbiamo avuto ieri, ha chiesto la possibilità di riuscire a parlare con il presidente Vladimir Putin, di vedere se l'Italia avrebbe potuto aiutarlo, su questo fronte" ha detto.
"La stessa richiesta - continua - è stata rivolta ad altri attorno al tavolo di oggi. Non sarà facile, ma l'obiettivo è quello: far sì che il presidente Putin e il presidente Zelensky si siedano attorno allo stesso tavolo. Tutti i canali bilaterali, la Nato, l'Osce, il formato Normandia, sono tutti canali di dialogo che vanno utilizzati con la massima determinazione", conclude.
Commenti