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Basta guerra: ecco la missione Draghi da Biden

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Salvini, Renzi e Gelmini esortano il premier italiano in visita a Washington a costruire in Europa un futuro di pace

"Nel giorno in cui il presidente Draghi parte alla volta di Washington, visto il contesto economico difficile, visto il tasso di disoccupazione, vista l'inflazione che cresce, visto il costo delle bollette di luce e gas, visto il costo delle materie prime, visto il caro benzina, il caro metano, il caro diesel, non possiamo più permetterci altri mesi di guerra. Arrivare alla pace subito è vitale, è questione di sopravvivenza. Dall'incontro Draghi-Biden mi aspetto che parlino di pace, lavorino per la pace e preparino la pace".Lo ha affermato il segretario della Lega, Matteo Salvini, presentando il “Manuale teorico e pratico al Bilancio Ue, Finanziamenti comunitari e Pnrr” realizzato dal Gruppo della Lega al Parlamento europeo.

"Noi non siamo in guerra contro nessuno, mi rifiuto di pensare che 60 milioni di italiani vogliano far la guerra, se c'è qualcuno che usa parole di guerra e ama parlare di armi più che di pace nel 2022 è fuori luogo -ha proseguito il leader del Carroccio-. C'è un Paese che ha aggredito e un Paese che è stato aggredito, la Russia che ha aggredito e l'Ucraina che è stata aggredita: dopo quasi tre mesi da questa premessa contiamo alcune decine di migliaia di morti e da più dichiarazioni si intuisce che entrambi le parti in guerra vogliano farla finita".

"Nessuno nel 2022 vince la guerra sul campo, se qualcuno dall'altra parte del mondo vuole consumare su campi altrui propri obiettivi geopolitici non è il caso e non è il momento e non con il sangue degli ucraini, dei russi e degli italiani. Quindi -ha concluso Salvini- inviare nuove armi in un contesto come questo allontanerebbe la pace e non mi sembra assolutamente opportuno".

Quello tra Draghi e Biden "è un incontro molto importante per il nostro Paese, che dimostra la centralità dell'Italia in questa crisi geopolitica, e soprattutto il profilo europeo di Mario Draghi che non è solo il presidente del Consiglio del nostro Paese, ma è un leader molto ascoltato". Lo ha detto Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie, intervenendo a 'Mattino 5', su Canale 5.

"Il presidente Draghi avrà la possibilità di portare la voce dell'Italia e dell'Europa negli Usa, di confermare e rinsaldare ulteriormente l'Alleanza atlantica e il rapporto di amicizia con gli Stati Uniti. Ovviamente sarà l'occasione per fare il punto rispetto all'obiettivo, che rimane il cessate il fuoco e quello di raggiungere attraverso una tregua la pace tra la Federazione Russa e l'Ucraina. La visita di oggi, ripeto, è la prova della centralità dell'Italia, dentro ad un solco che è quello che Forza Italia e il presidente Berlusconi hanno sempre tenuto, di un profondo europeismo e di un'amicizia con gli Stati Uniti", ha sottolineato il ministro Gelmini.

"Io sono con gli Stati Uniti, sempre. Ma visto che nessuno può vincere la guerra, vediamo se l'Unione europea può vincere la pace"  ha sottolineato Matteo Renzi, leader di Iv, a L'aria che tira, su La7. insomma, un'Italia atlantista in attesa della pace?

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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