La promessa di Zelensky: ricacciare i russi oltre il confine

Le truppe ucraine ricacceranno i russi "fino al confine". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo la notizia che l'esercito di Kiev ha lanciato un contrattacco per riconquistare alcune città del sud. "Li ricacceremo fino al confine. Al nostro confine, la cui linea non è cambiata. Gli invasori lo sanno bene", ha detto Zelensky nel suo consueto messaggio notturno.

Intanto è "fallita miseramente" l'offensiva lanciata dalle forze ucraine nelle regioni di Kherson e Mykolaiv. Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo, sostenendo che gli ucraini hanno subito pesanti perdite, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ria. Inoltre, alcuni funzionari locali nominati dalla Russia hanno affermato che uno sbarramento di razzi ucraini ha lasciato la città occupata dai russi di Nova Kakhovka, appena a est della città di Kherson, senza acqua né elettricità.

La Russia ha ricevuto il primo carico di decine di droni da combattimento di fabbricazione iraniana destinati alla guerra in Ucraina. Lo hanno rivelato funzionari statunitensi, che evidenziano i sempre più stretti rapporti tra Mosca e Teheran. Aerei cargo russi sono partiti dall'Iran il 19 agosto trasportando almeno due tipi di aerei senza pilota, entrambi in grado di trasportare proiettili per attacchi a radar, artiglieria e altri obiettivi militari, secondo le informazioni raccolte dagli Stati Uniti e da altre agenzie di spionaggio.

Sebbene le armi potrebbero fornire una spinta significativa allo sforzo bellico della Russia contro l'Ucraina, il trasferimento è stato segnato da problemi tecnici, come hanno segnalato funzionari della sicurezza degli Stati Uniti e di un governo alleato. Nei primi test condotti dai russi, infatti, i droni iraniani hanno manifestato numerosi insuccessi.