Quella lezione americana di raccontare i fatti
Il concetto dell'esattezza espresso da Italo Calvino mutuato nel modo di raccontare la cronaca ai tempi del click
Italo Calvino nelle sue Lezioni americane cita l’esattezza. Avverto la necessità di quella lezione nell’intraprendere il compito di grande responsabilità che è la direzione di editoria responsabile. L’idea chiara della mission, l’evocazione di immagini nitide, incisive e memorabili, un linguaggio che sposi forma e contenuto, aprendosi al rispetto del lessico e coniugandosi con le sfumature del pensiero e dell’immagine: parole ed esempi totemici che sintetizzano la grande lezione di Calvino.
Però, cerchiamo anche di attualizzarla l’esattezza, non solo nella forma letteraria, mutuandola al mondo dell’informazione. In un mondo veloce che trita, fonde, sovrappone, cestina, scavalca le notizie a (s)vantaggio del tempo che scorre forse quello che ci permette di sopravvivere è fermarsi un attimo, bloccare per qualche istante le lancette dell’orologio e ragionare non solo su cosa scrivere ma soprattutto come scrivere.
Nella scelta dei contenuti, oggi, una testata nazionale pesca nel mare magnum delle agenzie di stampa, risparmiando tempo, denaro ed energia, ma la vera fatica resta quella di confezionare una narrazione autentica, genuina, che emozioni e porti a riflettere. Come scrivere, quindi. Certo, partendo dal gusto estetico individuale, dal sentire personale, affondando nel proprio background, piegandoci alla nostra morale. In primo luogo rispettando il lettore. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia è un criminale”: dietro e davanti a questa frase di Bertold Brecht si muove la nostra filosofia di fare informazione, scuotendo dalla sindrome della sedentarietà il cronista, che racconterà i fatti respirandoli e assaporandoli.
Ci muoveremo su una triplice direzione di lavoro redazionale: le interviste dirette, i reportage preparati sul posto e la ricerca di opinioni e commenti, in modo da confezionare un’informazione originale, al di là del sostegno delle agenzie di stampa.
Buon lavoro a noi.
E buona lettura e visione a voi.
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