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L'elezione diretta del premier infiamma la politica italiana

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Si succedono polemiche e suggerimenti per la riforma di elezione del premier citando anche la Turchia

“L’elezione diretta del presidente del Consiglio non è il sindaco d’Italia, che personalmente giudico una bestemmia. Piuttosto penso al modello ‘governatore’ della Regione, ma calato nel contesto nazionale. Significa che il capo del governo è eletto direttamente dal popolo però collegato a una coalizione di governo che gli garantisca una maggioranza certa in entrambe le Camere”. Lo propone il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, intervistato da ‘La Repubblica’. “Il principio del premier eletto -spiega- deve essere controbilanciato dal ruolo del Parlamento, pertanto occorrerebbe introdurre la ‘fiducia costruttiva’, ovvero solo la maggioranza che ha espresso il premier, ha la possibilità di trovarne un altro, in casi particolari”.

Le elezioni in Turchia risvegliano la speranza di una svolta politica in uno dei Paesi più importanti nel contesto mondiale e non solo euromediterraneo. Il 98% dei turchi si è recato al voto nonostante l’esistenza di un regime autoritario o di una ‘Democratura’, come oggi si dice. Tutto questo introduce riflessioni profonde anche per noi, in Italia. L’elezione diretta del capo del Governo è davvero così pericolosa e inquietante? In Italia la democrazia è stanca e il parlamentarismo infiacchito. Governi che vivono di decreti e fiducie e un Parlamento che discute di quasi nulla, con equilibri perennemente instabili”. Lo afferma il deputato del Pd Roberto Morassut.

“Occorre trovare la strada di una democrazia più efficiente e decidente -aggiunge- con i giusti contrappesi parlamentari. Credo che il Pd debba porsi questo nodo irrisolto da decenni. E non sia giusto chiudersi nella difesa di scuola dell’esistente. Un no secco va posto sull’autonomia differenziata, invece. Senza mediazioni. Mettendo in campo una nostra idea di riforma del regionalismo e le macroregioni. Un modo per spaccare la destra, senza avere paura di una qualche forma di elezione diretta. Anche perché se si votasse domani, credo che Elly Schlein batterebbe Giorgia Meloni”.


 
1 anno fa
Autore
Giada Giacomelli

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