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La mozzarella aumenterà di prezzo per l'energia

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L'allarme lanciato dal Consorzio tutela della mozzarella dibufala Dop: aumenti del 10%

Prima l'aumento degli imballaggi e della benzina, poi "la mazzata" dei costi di luce e gas. Una serie di rincari che rischia di avere ripercussioni sul prezzo dei generi alimentari e, tra questi, non fa eccezione un prodotto di eccellenza come la mozzarella di bufala campana Dop. "Credo che saremo costretti ad aumentare il costo all'ingrosso del 10%, il che significa che al carrello si potrebbe arrivare anche al 15-20%", spiega Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di bufala campana Dop, organismo riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali per la tutela, la vigilanza, la valorizzazione e la promozione del formaggio tipico della Campania.

Interpellato sull'allarme lanciato ieri da Granarolo e Lactalis sul rischio di un aumento del latte a 2 euro al litro, Raimondo risponde: "La situazione della mozzarella non si distacca affatto, purtroppo gli aumenti colpiscono trasversalmente sia gli allevamenti bovini che quelli bufalini. Lo stiamo osservando già da qualche mese e non si riesce a capire quando si fermerà questa emorragia, da febbraio scorso c'è un continuo aumento e non riusciamo neppure a bloccare i listini. Già in primavera abbiamo aumentato a causa dei rincari delle materie prime, imballaggi e gasolio, poi in estate c'è stata la mazzata delle bollette di energia e gas e ora ci ritroveremo a dover ritoccare di nuovo i listini tra settembre e ottobre".

Parallelamente il timore è che, prima ancora dell'aumento del costo del prodotto finale, si possa verificare una robusta riduzione della domanda: "L'autunno è alle porte - sottolinea Raimondo - le famiglie sono andate in vacanza tra mille sacrifici, dopo un anno di lavoro e due anni di pandemia, ma a settembre arrivano le spese per la scuola, qualche rata del mutuo o l'assicurazione che scade, le bollette di gas e luce nella buca della posta, le scadenze naturali, insomma le spese correnti. Si dice che il latte potrà arrivare a costare più della benzina ed è una cosa che fa male, ma chi ha bambini in casa comprerà comunque il latte. Il consumo di mozzarella di bufala potrebbe invece ridursi e questa è una prospettiva deleteria per le aziende e per i posti di lavoro".

Pur consapevole che "nessuno ha la bacchetta magica", il presidente del Consorzio Tutela della Mozzarella di bufala Dop chiede al Governo e ai partiti un impegno "per mettere mano al costo dell'energia. Il rischio è quello di diventare incompatibili sul mercato e questo - conclude - significherebbe inevitabilmente perdere posti di lavoro".

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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