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Turchia e Cina garanti della pace. Zelensky il 21 a Washington

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Continua il giro serrato per cercare una soluzione pacifica rispetto al conflitto russo-ucraino

Non ci saranno perdenti nel processo di pace in Ucraina. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlando alla cena organizzata dal Comitato direttivo nazionale turco-americano a New York. "Abbiamo ottenuto molti successi diplomatici. Continuiamo a compiere sforzi molteplici con la convinzione che non ci sono vincitori in guerra e né vinti in pace", ha detto Erdogan, come si legge sul sito dell'Ufficio del Presidente della Turchia.

Il leader turco ha sottolineato anche il crescente ruolo di mediazione di Ankara nella risoluzione delle crisi regionali e globali, favorevole alla ripresa dei negoziati tra Mosca e Kiev nel formato di Istanbul. Erdogan ha aggiunto di essere pronto a mettere a disposizione il suo paese come piattaforma per i negoziati tra i presidenti di Russia e Ucraina.

Ma si muove anche la Cina. Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi è oggi in Russia per colloqui sulla sicurezza e in vista di un possibile incontro tra il presidente Xi Jinping e il leader del Cremlino Vladimir Putin a Pechino. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri cinesi, annunciando che Wang sarà in Russia per quattro giorni, fino a giovedì 21, per "consultazioni strategiche sulla sicurezza".

Mosca, dal canto suo, ha detto che Wang incontrerà il suo omologo russo, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. I due discuteranno di "questioni relative a una soluzione in Ucraina" e della sicurezza dell'Asia-Pacifico, ha riferito la Russia. Wang e Lavrov parleranno anche di ''una serie di questioni bilaterali''.

Se Mosca 'invoca' la pace e una soluzione del conflitto, figuriamoci l'Ucraina. Infatti, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà giovedì 21 settembre ai senatori americani, a Capitol Hill, dopo l'incontro con il presidente degli Stati Unitik Joe Biden. Lo rende noto la Cnn citando una fonte repubblicana.

La visita di Zelensky negli Stati Uniti, dove parteciperà all'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, avviene mentre il Congresso sta valutando una richiesta della Casa Bianca per ulteriori aiuti all'Ucraina. La sua approvazione è in dubbio, dato che i repubblicani sono divisi sulla questione.

1 anno fa
Autore
Pasquale Lattarulo

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