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Esami di maturità, ritorno al futuro con polemiche e sciopero

Scuola

Cgil e Flc sostengono la mobilitazione degli studenti che hanno indetto lo sciopero per venerdì 4 febbraio

La scelta del MIUR di ripristinare gli scritti all’esame di maturità 2022, ha suscitato le reazioni non solo degli studenti, che hanno proclamato uno sciopero, ma anche di due importanti sigle sindacali che si schierano al loro fianco.

L’Ordinanza ministeriale prevede che l’Esame sia costituito da una prova scritta di italiano, da una seconda prova sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’Esame, e da un colloquio. La sessione d’Esame avrà inizio il 22 giugno 2022 alle 8.30, con la prima prova scritta di italiano, che sarà predisposta su base nazionale. La prova proporrà sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

In una nota la vicesegretaria generale della Cgil, Gianna Fracassi, e il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli hanno quindi argomentato: “Sosteniamo la mobilitazione nazionale degli studenti e delle studentesse delle scuole superiori indetta per venerdì prossimo contro le nuove modalità dell’esame di Stato 2022 annunciate dal Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Il 4 febbraio saremo al loro fianco davanti al Ministero e nelle piazze italiane affinché non siano gli studenti a pagare le conseguenze di tre anni di didattica discontinua, in presenza, a distanza, mista. Tre anni in cui le misure del Governo non hanno saputo fronteggiare tempestivamente l’emergenza sanitaria minando il diritto all’istruzione e facendo ricadere tutte le difficoltà di gestione scolastica causate dalla pandemia sugli studenti e sul personale scolastico, che hanno sempre dimostrato un grande senso di responsabilità”.

Per la vicesegretaria generale della Cgil e il segretario generale della Flc Cgil “il ripristino della normalità a cui fa riferimento il Ministro Bianchi è una enorme ipocrisia: non sono stati normali né quest’ultimo anno, né quelli precedenti.

Il Ministro Patrizio Bianchi aveva inviato nei giorni scorsi al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (Cspi) le ordinanze per il ritorno degli scritti. L' esame che prenderà il via il prossimo 22 giugno sarà costituito da una prova scritta di italiano, da una seconda prova sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’Esame, e da un colloquio.

Per il solo colloquio, sia nel primo che nel secondo ciclo, è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il loro domicilio, condizione che andrà, comunque, documentata.

LA PRIMA PROVA SCRITTA

La sessione d’Esame avrà inizio il 22 giugno 2022 alle 8.30, con la prima prova scritta di italiano, che sarà predisposta su base nazionale. La prova proporrà sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.

LA SECONDA PROVA DI INDIRIZZO

Il 23 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Le discipline saranno comunicate al termine dell’iter formale delle Ordinanze. La seconda prova sarà predisposta dalle singole commissioni d’Esame, per consentire una maggiore aderenza a quanto effettivamente svolto dalla classe e tenendo conto del percorso svolto dagli studenti in questi anni caratterizzati dalla pandemia.

LA PROVA COLLOQUIO

È previsto, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) che sarà sottoposto al candidato. Nel corso del colloquio il candidato dovrà dimostrare di aver acquisito i contenuti e i metodi propri delle singole discipline e di aver maturato le competenze di Educazione civica; analizzerà poi, con una breve relazione o un lavoro multimediale, le esperienze fatte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. La commissione sarà composta da sei commissari interni e un Presidente esterno. Entro il 15 maggio 2022 il Consiglio di classe elaborerà il documento con il percorso formativo fatto dagli studenti, gli strumenti di valutazione utilizzati e gli obiettivi raggiunti, ponendo attenzione all’insegnamento trasversale dell’Educazione civica.

La valutazione finale resta in centesimi. Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 40 punti (12 per il terzo anno, 13 per il quarto, 15 per il quinto). Le prove scritte peseranno fino a 40 punti, il colloquio fino a 20. Si potrà ottenere la lode, con deliberazione all’unanimità della Commissione. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che pure saranno svolte, e lo svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento non costituiranno requisito di accesso alle prove.

2 anni fa
Autore
Luca Morazzano

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