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Giubileo ed Expo per far correre l'economia italiana

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Con l'inflazione il dato della crescita è rimandato ma ci sono grandi opportunità come momenti già fissati

"Il Giubileo e l'Expo - per il quale sosteniamo la candidatura di Roma - sono occasioni per fare cambiare velocità alla città". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti all'incontro per i 145 anni del 'Messaggero'.

"La performance dell'economia italiana dipende soprattutto da come l'economia italiana è fatta, in realtà questa rete di piccole e medie aziende molto capaci di rispondere alle sfide ci ha aiutato molto di più rispetto ad altri. E' chiaro che se si ferma la Germania le conseguenze per la nostra industria sono inevitabili e quindi speriamo che compensi il settore dei servizi, il turismo e non solo", afferma il ministro.

"Bisogna volerla la crescita - aggiunge Giorgetti - viviamo tempi non normali, dopo il Covid, la guerra e le conseguenze economiche della guerra ma anche un progressivo contesto di de-globalizzazione" e "l'aumento di talune categorie di prezzi dipende anche da questa frammentazione". Quindi "se per combattere l'inflazione devo indurre la recessione con una politica monetaria sempre più restrittiva io alla recessione ci arrivo e magari debello anche inflazione anche se questa non deriva solo dal surriscaldamento dell'economia".

Sulla riforma del patto di stabilità "come è normale ci sono posizioni diverse, mi sembra legittimo che il governo giochi le sue carte e quando il negoziato si chiuderà, con un compromesso, dovrà essere un compromesso di soddisfazione per tutti", afferma Giorgetti. Per l'Italia è "importante la stabilità ma altrettanto la crescita" aggiunge, sottolineando di non rigettare "l’approccio tedesco che bisogna ridurre il rapporto debito-pil ma se non facciamo crescita non si può ridurre questo rapporto".

 

 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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