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Fdi travolta dall'inchiesta giornalistica su Fidanza e Valcepina

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Veleno sul voto a Milano: un cronista di Fanpage infiltrato registra un quadro criminale su fondi neri e su ideologia nazifascista

A due giorni dal voto Fratelli d'Italia viene travolta dallo scandalo Fidanza. Nel servizio andato in onda ieri sera su Piazzapulita a La7 e che vede all'opera un giornalista infiltrato di Fanpage che per 3 anni frequenta un gruppo di destra a Milano, attivo per sostenere un candidato consigliere (Chiara Valcepina), emerge un quadro di fondi neri e di lavatrici a servizio della politica oltre a un certo fermento negli ambienti di estrema destra, collegabili proprio all'europarlamentare Carlo Fidanza. 

Immediata la reazione da parte del mondo politico. Mentre in via cautelativa l'onorevole Fidanza si è autosospeso dal partito, la leader nazionale Giorgia Meloni prima di lasciare dichiarazioni ha chiesto alla redazione di Fanpage i filmati di tutte le ore che sono state girate per avere un quadro completo e più chiaro della situazione e delle accuse che emergono nell'inchiesta giornalistica. 

Giorgi Meloni ha sottolineato la tempistica dell'inchiesta a poochi giorni dal voto e si augura che la sua richiesta di avere i filmati integrali venga subito accolta: "Mi auguro che, per la grande rilevanza della questione, anche ma non solo perché scoppiata a ridosso di un’importante tornata elettorale e a 48 ore dal silenzio prescritto dalla legge, Fanpage vorrà dare seguito al più presto alla richiesta" .In "attesa di un suo riscontro -dice-. Ribadisco a nome di Fdi che nel nostro movimento non c’è alcun spazio per atteggiamenti ambigui sull’antisemitismo e sul razzismo, per il paranazismo da operetta o per rapporti con ambienti dai quali siamo distanti anni luce, né per atteggiamenti opachi sul piano dell'onestà".

“Dopo aver visto il servizio confezionato ieri sera da Fanpage e mandato in onda da Piazzapulita voglio ribadire ai miei amici, ai miei elettori e a quelli di tutto il mio partito che non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari e che nello specifico, in più occasioni che purtroppo non sono state mandate in onda, ho ribadito al ‘giornalista infiltrato’ che asseriva di voler contribuire alla campagna elettorale di una candidata la necessità di farlo secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Il fatto che questi ulteriori colloqui non siano stati trasmessi la dice lunga sulla serietà di questa inchiesta e contribuisce a dare di me e della mia attività politica un’immagine totalmente distorta. A tutela della mia reputazione mi riservo di adire la giustizia civile e penale" ha affermato, in una nota, l'europarlamentare e capodelegazione Fdi Carlo Fidanza.

"Mi avvicino -aggiunge- ai 30 anni di impegno politico, senza mai una macchia e sempre a testa alta. Non c’è e non c’è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita. Semmai, nelle immagini pubblicate, ironicamente contestavo proprio le inaccettabili affermazioni a suo dire goliardiche di Roberto Jonghi Lavarini, che non hanno né possono avere alcuna cittadinanza in Fratelli d’Italia, partito in cui peraltro lo stesso non è iscritto né ricopre alcun ruolo".

Immediata anche la reazione da parte del Pd, soprattutto quello di Milano. "Le parole e le immagini disgustose che abbiamo ascoltato e visto parlano chiaro: Fidanza faccia un passo indietro e si dimetta dalle sue cariche. Chi calpesta i valori democratici sanciti dalla nostra Costituzione non è degno di rappresentare i cittadini e ricoprire incarichi istituzionali" dice la segretaria metropolitana del Pd di Milano, Silvia Roggiani, sull'inchiesta di Fanpage su Fratelli d'Italia. L'inchiesta "fotografa un quadro inquietante e pericoloso su cosa sia il partito della Meloni e sulla galassia nera che gli gravita attorno", continua.

"Al di là delle responsabilità penali che spetta indagare alla magistratura, è evidente un fatto: ci hanno accusato di usare l'antifascismo come fosse una bandierina e invece avevamo ragione. I fatti oggi confermano le nostre preoccupazioni e convinzioni. Confermano che facevamo bene a chiedere spiegazioni a Luca Bernardo, sulle sue posizioni in merito a certi personaggi, come Chiara Valcepina la cui candidatura è assolutamente inaccettabile nella Milano medaglia d'Oro alla Resistenza, invitandolo a dichiararsi apertamente antifascista e rinunciare al sostegno dell'estrema destra", spiega.

Dura la reazione da parte del gruppo europarlamentare del Pd. "La realtà emersa dall'inchiesta giornalistica di Fanpage su Fratelli d'Italia e sulla destra milanese è gravissima, per i sospetti concreti di finanziamenti illeciti e l'ombra pesante del neofascismo a Milano, città della Resistenza" si legge in una nota. "Non è accettabile che si cerchi l’appoggio di gruppi nostalgici del nazismo con legami inquietanti con il governo russo di Putin, come emerge dalle conversazioni che abbiamo ascoltato. Su tutto quanto emerso va fatta piena luce e ci aspettiamo che Giorgia Meloni si esprima e prenda provvedimenti immediati. Il collega Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo, che nel video mostrato viene indicato come la figura di riferimento dai neonazisti e discute esplicitamente di come reperire finanziamenti illeciti, deve fare immediatamente un passo indietro e dimettersi".

 

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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