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E i bambini divennero scontro ideologico

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Molto spesso si parla di donne povere e in difficoltà che donano il proprio corpo per una gestazione in cambio di soldi. C'è un mercanteggiamento

"Su questi temi non bisogna fare uno scontro ideologico, bisogna andare alle origini dei problemi". Lo dice Paolo Ciani, deputato e segretario di Demos, a proposito della discussione nata dopo che alcuni sindaci hanno sollevato la questione dei diritti dei figli delle coppie omosessuali e che poi ha finito per riguardare anche la 'gestazione per altri' (Gpa).

"Oggi la questione viene affrontata sotto un certo punto di vista, quello dei bambini -spiega Ciani -. Su questo dobbiamo trovare una soluzione, che mi sembra sia stata indicata in alcune sentenze della Corte Costituzionale che hanno sottolineato quale sia la via da seguire. Su questo tema bisogna fare uno sforzo, non uno scontro ideologico".

Altra cosa è la questione 'Gpa'. "La mia posizione, come parlamentare ma anche come Demos, sulla Gpa è di contrarietà -chiarisce Ciani-. Una posizione maturata negli anni nella conoscenza di quello che avviene nel mondo su questi temi. Molto spesso si parla di donne povere e in difficoltà che donano il proprio corpo per una gestazione in cambio di soldi. C'è un mercanteggiamento, una valorizzazione economia che non può vederci d'accordo".

La registrazione dei figli per le coppie omogenitoriali? “Personalmente sono d’accordo, è assurdo lasciare dei bambini senza un riferimento, è una forma di accanimento ideologico”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il deputato Pd ed ex ministro del Lavoro Andrea Orlando.

Come giudica le parole di Rampelli sui figli delle coppie gay? “Sono dichiarazioni incommentabili, il solo commentarla la riconosce come dichiarazione e io non intendo farlo”. Cosa ne pensa dell’utero in affitto? “C’è una discussione aperta, su questo ho delle riserve - ha detto Orlando a Rai Radio1 - mi piacerebbe approfondire e confrontarmi. Sono preoccupato quando ci sono persone che danno risposte perentorie su temi così complessi".

“La maternità surrogata è l’ultima forma di mercificazione del corpo delle donne e della vita umana, che non amplia la sfera dei diritti delle persone. Faccio fatica a pensare che esista un ‘diritto al figlio’, un diritto cioè di una persona o di una coppia su un altro essere umano, e meno ancora può esistere se la sua realizzazione comporta la scelta di quale tipo di figlio, di fatto l’acquisto, e l’affitto del corpo di una donna. Davvero non si comprende per quale motivo la sinistra ne voglia fare una bandiera identitaria. Mi chiedo se su un tema così delicato e controverso l’area cattolica e riformista del Pd sia d’accordo con la linea imposta dalla segretaria Elly Schlein". Lo afferma Maurizio Lupi, capo politico di Noi moderati.

"Quando si parla di diritti di genitorialità, i diritti dei bambini sarebbe opportuno discutere -aggiunge- mettendo da parte posizioni ideologiche e valutare le conseguenze, tutte, delle leggi che si propongono. Visto che la maternità surrogata viene raccontata come un modo di difendere i diritti dei bambini, invito i suoi sostenitori a lavorare con noi per rendere più veloci e meno complicate le adozioni, anche internazionali per dare una casa e il sostegno di una famiglia a migliaia di bambini abbandonati, in nome, questo sì, dei loro diritti”.

1 anno fa
Autore
Pasquale Lattarulo

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