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Una triste convocazione a Frosinone

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Storia quotidiana di un cronista di Latina, tifoso dei nerazzurri, costretto a seguire il Frosinone calcio nel campionato di serie B: l'annuncio della disgrazia

Non è stata una notizia semplice da digerire. In più aggiungete che fa un caldo bestiale. Certo, c’è di peggio: c’è l’inflazione che galoppa, il caro carburanti che vola, la guerra tra Russia e Ucraina si cronicizza, il Covid non accenna a rallentare coi contagi. Pure Ilary e Totti sono ai ferri corti. In più la politica parlamentare sembra vivere in una bolla e decide anche di mandare a casa il salvatore della patria Draghi e di rituffarsi nell’agone elettorale. Comunque, mentre il mondo va a rotoli (al pari del matrimonio tra il Pupone e la bella Blasi) mi telefona l’ad del giornale che dirigo: convocazione immediata per l’indomani a Frosinone. Mi spingo con la fantasia: immagino che la lettera delle dimissioni sia una formalità. O una dignitosa (si fa per dire) lettera di richiamo per manifesta indisciplina. Insomma, l’unica nota positiva è che durante il tragitto da Latina a Frosinone guido con l’aria condizionata sparata sulla faccia.

 “Quest’anno seguiremo il Frosinone calcio. E indovina un po’ chi sarà l’inviato?”. Fisso l'Editore come se stessi contemplando al parco acquatico di Valencia un’orca che palleggia con gli scarpini. Lo guardo e balbetto che sono di Latina, che ho sempre tifato nerazzurri, che mi porto dietro come una cicatrice purulenta l’1-4 al Francioni, che ancora non mi capacito della farsa del match rinviato dopo i fattacci dei ciociari contro l’Entella, che non ho mai tollerato la maglietta 'pontino bastardo' di Zappino, che prima di varcare i confini del Frusinate, seppure agnostico, mi segno con la croce. Ma niente. Lui è irremovibile. Fa leva sulla mia passione calcistica in senso puro, sa che amo la fenomenologia sociale del calcio, che mi smarrisco nelle storie impossibili e negli aneddoti plastici, negli eroi disperati caduti nella polvere. Dopo novanta minuti di discussione cedo nei minuti di recupero, convinto che tra le cose frivole il calcio resti la più seria. 

 

1 anno fa
Autore
Gian Luca Campagna

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