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Il terzo scalo aeroportuale del Lazio a Frosinone?

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Il 30 settembre presentazione del progetto da parte dell'Aparf. Il presidente Tiziano Schiappa: "Abbiamo rigenerato un progetto vecchio di 12 anni"

Un sogno che ora non pare così irrealizzabile. Così sono pronti a giurare a Frosinone. Giovedì 30 settembre nel capoluogo ciociaro verranno svelati due anni di lavori svolti da APARF, l'Associazione Progetto Aeroporto di Roma-Frosinone, che ha avuto il merito di riportare all'ordine del giorno, in questi ultimi mesi, l'annoso tema di un terzo scalo civile nel Lazio. Finalmente, in quell'incontro pubblico, si farà chiarezza su questo progetto, importante non solo per il territorio della provincia di Frosinone, ma per la regione intera, vista la congestionata dimensione ormai assunta dagli attuali scali romani.

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Dottor Schiappa, andiamo per ordine, quali passi in avanti sono stati fatti da quando, circa due anni fa, avete fatto ritornare di attualità a Frosinone il tema dell'aeroporto civile?

Molti. Abbiamo lavorato con costanza e determinazione e sottolineo gratuitamente, nel riportare in auge un progetto chiuso nel cassetto da più di 12 anni. Lo abbiamo rimesso a nuovo, aggiornato e migliorato dove serviva. Abbiamo riaperto da zero tavoli istituzionali con enti pubblici e aziende private, per costruire un dialogo costruttivo che mirasse a ripresentare il progetto senza errori tecnici di valutazione o scappatoie che potessero far dire a qualcuno che l’aeroporto non si poteva fare.

Tramite la nostra Associazione, l'APARF, abbiamo effettuato studi di settore e fattibilità, interpellando varie società con specifiche professionalità. Tramite il nostro ufficio stampa, abbiamo costantemente informato la cittadinanza, senza far l’errore di chiuderci in torri d’avorio inutili.

Abbiamo cercato il dialogo con numerose parti del territorio informandolo e coinvolgendolo dove possibile. Abbiamo promosso e condiviso sempre in trasparenza i vari processi dell’iniziativa, questo per tenere sempre informate le persone sulla reale e concreata possibilità di realizzare l’opera, cercando di eliminare le varie voci e vecchie leggende creatasi in passato intorno a tale progetto.

Ora però tutti si chiedono cosa bolle davvero in pentola: potete darci qualche anticipazione di quello che presenterete il 30 settembre?

Il 30 settembre sarà una data davvero importante perché, finalmente, si potrà mostrare a tutta la cittadinanza quanto il progetto sia concretamente realizzabile sotto il profilo tecnico e aeronautico. L’Aeroporto fortunatamente si è sempre potuto fare e noi stiamo lavorando molto affinché questa volta possa realizzarsi, viste le molteplici convergenze che in questo momento si stanno concretizzando.

Si mostreranno inoltre, in estrema sintesi, gli studi e le analisi del Masterplan già depositato presso il governo e presso i vari enti preposti. Si discuterà delle potenzialità dello scalo, si mostreranno numeri, volumi, indici economici e bacino passeggeri. Si discuterà dell’attrattività dell’opera sotto profilo sociale, culturale, turistico ed economico e del conseguente indotto sul territorio.

Si mostreranno per la prima volta i rendering ufficiali del progetto infrastrutturale, si potrà vedere tutta la bellissima struttura aeroportuale, si condivideranno i video realizzati sull’opera in oggetto con il relativo ammodernamento dei vecchi progetti 2d di ADF spa e la trasformazione di tali progetti da una visione 2D ad una visione 3D, aggiornando le strutture per renderle più efficienti ed ecosostenibili. Abbiamo riadattato aerovie, flussi di viabilità, implementato servizi non presenti nei vecchi progetti, rendendoli più consoni ai nostri tempi e alla conformità della zona. Abbiamo ammodernato in buona parte i vecchi progetti apportando innovazione in ogni loro lato. Si mostreranno le procedure di volo condivise con Enac, più nello specifico le procedure di operatività dello scalo, in atterraggio, in partenza e durante la viabilità ordinaria dello scalo. Approfitto di questa intervista, concedetemelo, per ringraziare pubblicamente per il loro supporto i vertici di Enac e della Tecno2c, il dottor Jacopo Signorile e l’ingegner Lucio Sergio Barelli e Gianpaolo Musoni, ma anche tutti i professionisti che gratuitamente ci hanno guidato e supportato affinché potessimo arrivare a questo importante step per il progetto.

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E la politica? Come sta rispondendo ai vostri continui solleciti? State riscontrando ostruzionismo o collaborazione da parte loro?

Fortunatamente, devo dirlo, stiamo rilevando un certo coinvolgimento da tutte le parti politiche ed è un segnale importante che sul tema dell'Aeroporto a Frosinone, in questo momento, ci sia la giusta attenzione.

Potete anticiparci qualche nome già confermato tra ospiti e relatori del vostro convegno?

Al convegno presenzieranno importanti figure tecniche del mondo aeronautico, che verranno a rappresentare e a richiamare, con le loro esperienze ed il loro peso, l’importanza del futuro scalo di Roma-Frosinone. A testimoniare ciò ci sarà il Presidente dell’Aicalf avvocato Matteo Castioni (Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fares che rappresentano oltre il 50% del traffico aereo italiano), ci saranno i Country Manager delle compagnie BluAir e AirEuropa e alcune rappresentanze di Ryanair, Easyjet, Vueling e WizzAir. Figure mai viste e arrivate sul nostro territorio che finalmente aprono lo sguardo alla nostra provincia captandone e vedendone potenzialità e sviluppo. La presenza stessa dell'Enac e del Segretario Nazionale Uil Trasporti Ivan Viglietti e alcuni rappresentanti di Cisl, Cigl. vanno nella medesima direzione. Stiamo parlando di nuove opportunità e nuovi mercati che la nostra provincia non ha mai visto.

Un'ultima domanda: sui social riscontriamo preoccupazione in una parte della popolazione per un possibile aggravio della situazione ambientale nella Valle del Sacco a causa del traffico aereo. Vi sentite di tranquillizzare gli ambientalisti?

Vi ringrazio per la domanda. Innanzitutto mi sento di dire che avere questo tipo di preoccupazione, specie in una zona come quella della Valle del Sacco, è sacrosanto.  Ma mi sento anche di tranquillizzare tutti su questo aspetto che, nel corso del convegno di giovedì 30 settembre, avremo modo di trattare in modo approfondito.

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Foto: Foto esclusive concesse da APARF
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Autore
Claudio Mascagni

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