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Grosso tira un'altra magia dal cilindro: Borrelli gol

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Frosinone-Benevento 1-0. Col primo rigore della stagione la sblocca il centravanti entrato a 15' dalla fine

Sedetevi, va in onda il popcorn-movie Frosinone-Benevento. Che pacchia sedersi a tavola quando tutti i commensali si sono già serviti limitandosi a qualche piccolo assaggio, lasciandoti ogni pietanza. La Reggina cade a Bolzano, il Genoa sbatte sui frangiflutti del Pisa, il Bari in casa conosce solo harakiri: i ciociari nel posticipo della ventiduesima giornata ricevono i sanniti con l’ombra dell’esonero pronto per Fabio Cannavaro. Altro che sfida Mondiale tra i due tecnici, Grosso insegue la quindicesima vittoria, Cannavaro alla vigilia si accontenterebbe anche delle briciole.

Tra i pali l’onnipresente Turati, in difesa torna titolare Lucioni accanto a Ravanelli, parte dal 1’ sull’esterno Frabotta e dall’altra parte si posiziona Sampirisi, play Mazzitelli, cordone di centrocampo con Caso, Lulic e Rohdén, in avanti ancora Moro e Insigne; in casa giallorossa Cannavaro disegna il 3-5-2, s’affida subito a Pettinari che in avanti fa coppia con Simy, la linea Maginot è composta da El Kaoukibi, Tello, Schiattarella, Acampora, Foulon mentre in difesa la linea a tre è Veseli, Capellini, Pastina con Paleari in porta.

L’impressione è che i sanniti vengano accartocciati, sia per la volontà ciociara di schiacciare i giallorossi sia per le pallegol. Quattro occasioni in dieci minuti non sono poche: dopo 1’ Rohdén, poi due volte sparacchia Moro, infine da distanza lunare ci prova Frabotta ma Paleari addomestica velleità e palla. Pillola statistica: le tre discese col panico in area ospite provengono dall’out mancino. Poi, di colpo, il Benevento si riossigena, grazie a un minimo di dinamismo di Acampora e soprattutto del belga Foulon, piazzato alto da Cannavaro a spingere sulla fascia sinistra. Ma è poca roba questo Benevento, con Pettinari comparsa e Simy figura totemica. Eppure l’occasione più clamorosa capita sui piedi poco gentili di El Kaouakibi (28’): Lucioni, fino allora impeccabile su Simy, si lascia bucare provocando la fuga dell’italo-marocchino che incredibilmente grazia Turati e lo Stirpe ciabattando fuori. Haivoglia Pettinari a disperarsi, che avrebbe potuto appoggiare in rete un autentico cioccolatino. E riparte il Frosinone, non manca voglia e concentrazione, si pecca di precisione, dietro i sanniti si stringono, sgomitano, arretrano dietro la linea del pallone, ci si affida a Rohdén (31’) e alle magie di Caso ma a prendere il tè caldo si va sullo 0-0.

Si riparte e ti accorgi subito che la partita s’è incattivita, stavolta il Benevento s’arrocca subito su una linea a cinque in difesa, in 7’ Baroni regala tre gialli ma il Frosinone non sfonda. Ecco che Grosso cambia dopo una dozzina di minuti, dentro una mezzala (Garritano per uno spento Rohdèn) e una punta (Baez per Caso), per una squadra più offensiva. E subito l’uruguagio arpiona una palla a Veseli e la offre a Lulic che col piattone la spedisce di poco a lato (58’). È un fuoco fatuo, il Frosinone si disunisce, Lucioni in difesa balbetta in più di un’occasione, Mazzitelli perde lucidità, Insigne appare stanco, Moro pare un corpo estraneo rispetto all'organico, Garritano non incide. Il Benevento alza il campo, Acampora e Tello provano a uscire fuori dal guscio, Cannavaro dà energie alla mediana con Viviani e all’attacco con La Gumina (68’). Grosso tenta ancora il colpo dal cilindro a un quarto d'ora dal termine: out Insigne e dentro il risolutore Borrelli. E ancora una volta cabala, volontà, tenacia e un rimpallo gli danno ragione: i ciociari assediano la metà campo sannita, Lulic la scodella in mezzo, batti e ribatti nel bosco della linea giallorossa finché il pallone incoccia sul braccio di Foulon. Rigore, ilm primo della stagione. Va proprio Borrelli e uccella Paleari con una traiettoria centrale: 1-0 all'81'. Che impatto nella partita per Gennaro Borrelli, dopo l'exploit contro il Bari e a Venezia. Cannavaro tenta la carta della disperazione, getta dentro l'ex Ciano, Improta e Koutsoupias ma l'occasione per il pari arriva dalla zampata di Paleari (95') ma Turati dice no al collega. Finisce qua. E vola il Frosinone, si piazza a 48, il Genoa è a 40 e la Reggina a 39, la Nord non sogna più, canta la serie A. Come dargli torto?

1 anno fa
Foto: frosinone calcio
Autore
Gian Luca Campagna

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