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A Monza i numeri condannano il Frosinone

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Storia quotidiana di un cronista di Latina, tifoso dei nerazzurri, costretto a seguire il Frosinone calcio nel campionato di serie B.

Diamo i numeri. Eppure restano importanti nell’analisi di una partita di calcio, talmente ricca di spunti e variabili che anche i numeri lasciano il tempo che trovano. E sì, perché il calcio non è scienza esatta, è figlia del talento e dell’imprevedibilità, ma anche degli algoritmi. E vediamoli i numeri di Monza-Frosinone: al di là del risultato di 3-2 per i brianzoli, si contano 15 tiri totali dei padroni di casa di cui 5 nello specchio della porta (e 3 gol…) e 18 per i ciociari (4 nello specchio), il possesso palla è sbilanciato a favore dei lombardi con un inequivocabile 67%, frutto anche di 558 passaggi (precisione dell’85%) contro i 268 (precisione 74%) del Frosinone. Quindi, tradotto? Parecchi errori da parte dei ragazzi di Grosso, errori –anche banali- che hanno spianato la vittoria ai padroni di casa, sia nella fase dei due rigori che nella rete finale. Certo, il Frosinone non è dispiaciuto, ha colpito per quella voglia di rivalsa dimostrata nl doppio svantaggio e gli amanti della cabala hanno anche sperato nella legge del contrappasso (il 3-2 in campionato del dicembre scorso in B grida ancora vendetta per come è maturato). Se dovessimo azzardare un’analisi sui singoli giocatori desta un po’ di allarme l’assenza dal gioco di Moro, che non è mai riuscito a calciare dalle parti di Cragno, per il resto tra una difesa ancora da registrare (bene Lucioni, anche se poi si smarrisce nel gol finale) e una mediana ancora in fase di conoscenza restiamo sempre confinati al calcio d’agosto. Anche se tra 7 giorni i bonus della celia sono terminati, si comincia a giocare sul serio. Modena è lì.

1 anno fa
Foto: frosinone calcio
Autore
Gian Luca Campagna

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