Bibbona s'immagina città del futuro con Fuksas
Il borgo di Bibbona scommette su se stesso chiamando l’archistar Fuksas per un progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana
Pretendere di fermare il tempo staccando le lancette all’orologio non ha senso. Così, tra le difficoltà quotidiane c’è chi si sforza di immaginare il futuro, tant’è che il borgo di Bibbona scommette su se stesso chiamando l’archistar Fuksas per un progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana, in nome di un ripopolamento della cittadina, che vive un divario tra la stagione estiva della Marina, quando arriva a 150mila persone, e quella invernale, quando il passatempo preferito è ammirare l’alternarsi dei colori rosso e verde dei lampeggianti. Se resta innegabile l’assoluto valore del patrimonio ambientale dei borghi toscani (ma vale per ogni centro civettuolo del Bel Paese) ecco svilupparsi l’esigenza tutta umana e sociale di condurre un’esistenza connessa, puntando a una vivibilità di senso compiuto. Un’opportunità, oggi, che si può tradurre attingendo ai fondi del Pnrr, disegnando interventi urbanistici, logistici, recuperi rurali e paesaggistici. In una parola rendere attuali i borghi, pur mantenendone la loro identità, sì sospesi nello spazio e nel tempo ma connessi al contemporaneo.
2 anni fa
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