L'Europa pronta a resistere all'attacco energetico
Russia e Cina detengono il potere energetico nei settori delle batterie e del gas ma la Ue ha le soluzioni per ripartire
Le nuove politiche attuate nei principali mercati energetici contribuiscono a spingere gli investimenti annuali in energia pulita a oltre 2.000 miliardi di dollari entro il 2030, con un aumento pari a oltre il 50% rispetto i livelli attuali. Lo sottolinea l’Agenzia internazionale dell’energia, in occasione del World Energy Outlook. "L'Europa non è morta né di freddo nè di fame. Le peggiori conseguenze le ha avute la Russia perché l'Europa ha ridotto del 40% il gas russo. E' un risultato straordinario''. Lo sottolinea il presidente dell'Iea, Fatih Birol, in occasione della presentazione del World Energy Outlook. ''La Cina produce il 75% delle batterie, ma questo potrebbe scendere al 55% a favore di altri Paesi, come India e Usa'' sottolinea il presidente dell'Iea.
''Per la Russia l'Europa era il cliente principale per il gas e il petrolio. Questo è stato un duro colpo per la Russia che ha venduto il suo petrolio a prezzi più bassi, mentre ha subito un calo del 40% delle vendite di gas'' continua.
"Nell'emisfero settentrionale del'Europa il prossimo inverno si prospetta essere un momento pericoloso per i mercati del gas e un banco di prova per la solidarietà dell'Ue. L'inverno 2023-24, inoltre, potrebbe essere ancor più difficile'' ha detto il presidente dell'Iea, Fatih Birol, in occasione del World Energy.
Commenti