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Israele accerchiata combatte su vari fronti

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Mentre il governo israeliano si difende l'Onu condanna gli attacchi su Gaza dalla vigilia di Natale

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, afferma che il Paese sta combattendo "una guerra su vari fronti", affermando che "viene attaccato da sette fronti diversi", specificando che si tratta di "Gaza, Líbano, Siria, Cisgiordania, Irak, Yemen e Iran". Il ministro ha sotolineato che l'esercito israeliano "ha già risposto ed agito su sei di questi fronti". "Lo voglio dire nel modo più chiaro possibile - ha aggiunto - chiunque agisca contro i nostri è un potenziale obiettivo, non c'è immunità per nessuno".

La parole di Gallant arrivano dopo la morte di un alto esponente della Guardia Rivoluzionaria iraniana rimasto ucciso in quello che viene considerato un raid israeliano a Damasco, per il quale Teheran ha promesso di vendicarsi.

"Siamo gravemente preoccupati per i continui bombardamenti israeliani nel centro di Gaza, che hanno provocato la morte di oltre 100 palestinesi dalla vigilia di Natale". E' quanto ha dichiarato il portavoce dell'ufficio dell'Onu per i diritti umani, Seif Magango. "E' particolamente preoccupante che questi ultimi intensi bombardamenti avvengano dopo che le forze israeliane hanno ordinato ai palestinesi a sud di Wadi Gaza di spostarsi verso il centro di Gaza e Tal al Sultan a Rafah".

"Le forze israeliane hanno condotto oltre 50 raid nel centro di Gaza tra il 24 e il 25 dicembre, compresi quelli su tre campi profughi, al-Bureij, al-Nuseirat, and al-Maghazi", conclude la dichiarazione che ribadisce la richiesta che Israele rispetti la legge internazionale umanitaria e eviti di fare vittime civili nei suoi attacchi.

27 Dicembre
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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