Cara hostess scendi dai tacchi, sei molto di più
Le novità al Salone della nautica di Genova sono quelle che non ti aspetti: come cambia l'approccio e l'accoglienza verso il visitatore
Sono presenti a ogni kermesse internazionale, in tutte le manifestazioni che richiedono un’immagine vincente di grazia, bellezza e potere (maschile). Tacchi a spillo e gonne corte, sorriso di circostanza o broncio annoiato, le sexy hostess e le promoter hanno da sempre fatto parte del mosaico di fiere, congressi ed eventi di ogni genere, tanto da considerarle una presenza, sì indispensabile, ma confinata nel complemento di arredo. Qualcosa sta cambiando, però, una inversione di tendenza che prospetta da parte dei committenti una diversa consapevolezza del ruolo della donna e della sua immagine. Ha coraggiosamente iniziato la Formula 1 nel 2018 quando, tra mille polemiche, è stata abbandonata la figura delle “ombrelline”, le splendide ragazze che per cinquant’anni hanno fatto parte dello spettacolo sui circuiti di tutto il mondo, divenendo uno dei simboli delle corse automobilistiche. Niente più visi dolci né occhioni azzurri su décolleté mozzafiato alle griglie di partenza, quindi, perché usanza ormai ritenuta tra l’altro “chiaramente in contrasto con le norme della società moderna” secondo le parole del direttore operativo delle operazioni commerciali in F1, Sean Bratches.
Se la rivoluzione è iniziata nel mondo dei motori, dove la figura delle grid girls sembrava imprescindibile, piccoli aneliti di affrancamento dall’idea della donna immagine di sensualità, si notano più o meno in ogni ambito. Tanto che persino il Salone Nautico di Genova quest’anno ha permesso alle sue hostess di scendere dai tacchi. Sembra una sciocchezza? Non proprio. Si tratta invece di un cambiamento di rotta solo apparentemente superficiale che nasconde un processo in atto più radicale e, ci auguriamo, duraturo nel tempo. È evidente il passaggio dallo stiletto tacco 12 al sandalo flat gioiello, dal tailleur striminzito con minigonna di ordinanza a completi di indubbia raffinatezza e buongusto. Solo apparenza? Niente affatto.
Le hostess del 2021 non sono più ragazze con la sola arma di un sorriso disarmante, bensì giovani donne laureate o laureande, serie e preparate che sanno bene ciò che vogliono dalla vita. All’accoglienza di Ferretti Group, troviamo Valentina Fabri, volto raggiante ed eleganza innata, laureata in lingue e in procinto di specializzarsi. Eventi importanti quali il Salone Nautico sono per lei, come per la maggior parte delle sue colleghe, l’occasione per guadagnare qualcosa in tempi brevi, ma non solo. “Si tratta anche di imparare a muoversi in contesti internazionali - spiega Valentina -. Qui posso utilizzare le lingue che ho studiato nelle interazioni con gli ospiti e fornire un valore aggiunto all’azienda di cui rappresento l’immagine.” Sono le stesse agenzie a cui le aspiranti hostess si iscrivono a ricevere richieste diverse rispetto al passato. Soprattutto le grandi aziende, per le quali fornire un’immagine attuale e in linea con i cambiamenti della società, è indispensabile al business, sollecitano hostess preparate e con un’ottima cultura generale. La conoscenza delle lingue, ça va sans dire, è elemento di selezione preferenziale.
Le competenze oltre al sorriso, quindi. E speriamo che si vada avanti così.
Commenti