I geologi uniti per un nuovo codice degli appalti
Sicurezza del territorio e pianificazione sono gli strumenti fondamentali per la prevenzione delle criticità: ne è convinto l’ordine dei geologi del Lazio
Sicurezza del territorio e pianificazione sono gli strumenti fondamentali per la prevenzione delle criticità. Ne è convinto l’ordine dei geologi del Lazio che lancia l’allarme e richiama l’attenzione sulla riforma del Codice degli Appalti che ha subìto una profonda revisione. “Il nostro territorio è soggetto ad una evoluzione geologica e morfologica dinamica e rapida ed è quindi importante che le compatibilità geologiche in generale debbano essere previste esplicitamente nel nuovo Codice Appalti. Da una prima lettura del documento prodotto dal Consiglio di Stato, la semplificazione più evidente che è stata introdotta riguarda la riduzione dei livelli di progettazione", commenta Simonetta Ceraudo, presidente dell’ordine dei geologi del Lazio.
"Su questo tema dobbiamo a gran voce sottolineare la necessità e l’impellenza di integrare il nuovo 'art. 41 della parte iv della progettazione' – Livelli e contenuti della progettazione – non solo con la lettera, già contenuta nell’art. 23 del D. Lgs. 50/2016, 'i) la compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica, sismica dell’opera', ora eliminata, e con l’esplicito richiamo alla relazione geologica, quale elaborato minimo da predisporre, questo nell’ottica di consolidare la qualità progettuale e la conseguente sicurezza dell’opera da realizzare", spiega ancora.
"Oggi ci troviamo al paradosso in cui mentre tutto il Paese, politica compresa, chiede di attuare azioni che contribuiscano alla messa in sicurezza dei nostri territori, vedi il decreto Ischia, di contro vengono prodotte norme attraverso le quali si rischia di andare in deroga a quegli interventi che garantiscono i necessari approfondimenti di indagine propedeutici ad un corretto intervento sul territorio”, spiega ancora. L’ordine dei geologi del Lazio ha comunicato le proprie preoccupazioni e perplessità ai presidenti delle commissioni ambiente della Camera dei Deputati e del Senato, chiedendo con forza che il Codice Appalti sia integrato anche alla luce delle osservazioni sollevate dall’Ogl per garantire nei decenni futuri lavori ed interventi sul territorio compatibili con l’ambiente piuttosto fragile dal punto di vista geologico del nostro Paese, della nostra Regione.
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