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L'Italia stretta in un'economia di guerra

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L'analisi del ministro Giorgetti è cruda: "Materie prime out, ritardi su progetti Pnrr, guardare al nucleare per l'energia alternativa"

"In un'economia di guerra occorre anche immaginare delle leggi totalmente eccezionali". Così il ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti a 'Controcampo', le video interviste de 'Il Messaggero'.

Sulla carenza di materie prime inoltre il ministro sottolinea che "l'effetto della guerra è molto serio. La ghisa e l'argilla non arrivano più". "A questo punto in un'economia di guerra occorre anche immaginare delle leggi totalmente eccezionali altrimenti si blocca la produzione dell'industria siderurgica", dice.

Uno scostamento di bilancio per reperire le risorse per contenere il caro energia dovuto alla guerra ucraina è un'ipotesi sulla quale "dovremo riflettere" e cercare di "quantificare", aggiunge, "non solo a sostegno del settore industriale ma anche dell'agroalimentare". Contro il rialzo della bolletta, dice Giorgetti, "da un lato bisogna assumere decisioni a livello europeo" per esempi "si sta discutendo" di scollegare i prezzi dell'energia dal gas e "a livello nazionale dovremmo immaginare altre forme di intervento di riduzione magari della tassazione sulle diverse fonti energetiche o sui bilanci familiari diventa insostenibile" questo onere.

Su uno scostamento di bilancio per finanziare le misure contro il caro bolletta Giorgetti osserva che "è un problema che riguarda il governo nel suo complesso, in particolare il presidente Draghi e il ministro dell'Economia Franco che hanno sempre sostenuto la necessità di dare messaggi rassicuranti a questo fine". Ma, sottolinea il ministro, "se la situazione è destinata a continuare le ripercussioni economiche sono tali che dovremo considerare questa ipotesi". Sull'entità il ministro non si è espresso: "è lo sforzo che stiamo facendo di quantificare, delimitare e valutare", ha detto.

"Il Pnrr è nato con una tempistica, con degli obiettivi e con scadenze precise e mi sembra palesemente impossibile raggiungere qualche goal che è stato posto" a causa del nuovo scenario dovuto alla guerra ucraina. Il pilastro della transizione green e digitale andrà aggiornato, mentre sul fronte delle "infrastrutture e delle opere pubbliche" con "la lievitazione dei prezzi materie prime è impossibile rispettare certi tipi di obiettivi", osserva il ministro.

"Sono persuaso, e anche l'Europa lo è, che debba maturare la consapevolezza che le fonti energetiche rinnovabili siano importanti ma anche il nucleare di nuova generazione debba essere considerato" ribadisce Giancarlo Giorgetti a 'Controcampo', le video interviste de 'Il Messaggero'.

"Oggi la scienza ha fatto progressi e credo sia opportuno e necessario un mix adeguato di fonti" che includa "anche il nucleare", aggiunge, spiegando che molti paesi come la Francia vi fanno ricorso, riducendo così il problema della dipendenza energetica. Il tutto alla luce del fatto che oggi sono stati fatti notevoli "progressi" sul fronte della sicurezza.

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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