Giorgetti vuole una repubblica semipresidenziale de facto
Il Capo del Mise ha fatto una proposta che renderebbe l’Italia una Repubblica semipresidenziale guidata da Draghi
Che un ministro della Repubblica Italiana, una repubblica parlamentare, metta in discussione la stessa Repubblica parlamentare, è cosa grave. Lo ha fatto il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, esponente dell’area europeista e “Draghiana” della Lega, forse anche troppo.
Intervistato da Bruno Vespa in occasione della presentazione del libro del giornalista “Perché Mussolini rovinò l’Italia (e come Draghi la sta risanando)”, Giorgetti si è lasciato andare a dichiarazioni piuttosto pesanti riguardo l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica.
La repubblica semipresidenziale
"Già nell’autunno del 2020 dissi che la soluzione sarebbe stata confermare Mattarella ancora per un anno. Se questo non è possibile, va bene Draghi, che potrebbe guidare il convoglio anche da fuori. Sarebbe un semipresidenzialismo de facto, in cui il Presidente della Repubblica allarga le sue funzioni approfittando di una politica debole". Questo è il virgolettato del ministro Giorgetti.
Una svolta autoritaria “de facto”, guidata da un Draghi non eletto da nessuno e in completa opposizione alla costituzione, basata semplicemente sull’ampio consenso del quale gode oggi l’ex presidente Bce.
Alla proposta del Ministro sono arrivate le risposte di Mario Perantoni del Movimento 5 Stelle, che ha affermato che “Se la frase non provenisse da un autorevole esponente del Governo dovremmo considerala eversiva”. Altra reazione è stata quella di Arturo Scotto di Articolo Uno "Il punto non è Draghi o meno al Quirinale. È che non esiste un Presidente della Repubblica eletto con vincolo politico, eccetto la difesa della Costituzione. Il semipresidenzialismo di fatto è un’idea pericolosa.”
Anche l'areas più moderata ed europeista della Lega, dunque, è moderata ed europeista in modo estremo e anti-costituzionale. Ecco così che appena un esponente della Lega sembra prendere in mano il lume della ragione, un uomo vestito di nero e incappucciato glielo sottrae alla prima occasione.
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