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La giustizia trema anche in Italia

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Mobilitazione dei penalisti italiani per protestare contro l'inerzia del governo sulle riforme

Mobilitazione dei penalisti italiani per protestare contro l'inerzia del governo sulle riforme in materia di giustizia. La giunta dell'Unione delle Camere italiane ha proclamato tre giorni di sciopero, dal 19 al 21 aprile, giorno in cui è stata convocata una manifestazione nazionale."La preannunciata stagione delle riforme liberali della giustizia è già abortita? Le riforme processuali urgenti richieste dalla avvocatura sono ignorate, i diktat della magistratura prontamente eseguiti", denunciano i penalisti, ricordando "il rallentamento della riforma costituzionale della separazione delle carriere, il congelamento delle riforme dell’ordinamento giudiziario sgradite alle toghe. E poi, carcere, carcere, carcere, ogni qual volta la cronaca e la ricerca del consenso ispirano e sollecitano il peggiore populismo penale".

I penalisti italiani "lanciano nel paese la mobilitazione per il rispetto degli impegni elettorali e parlamentari assunti dalla nuova maggioranza: subito tre giornate di astensione dalle udienze penali, per dare il via ad una nuova stagione di iniziative politiche in difesa del diritto penale liberale e del giusto processo".

"Il ministero è assolutamente sensibile alla priorità del colmare i vuoti, soprattutto dei ranghi amministrativi, perché senza i collaboratori dei magistrati la giustizia si ferma" . Così il ministro della Giustizia Carlo Nordio, parlando con i giornalisti a Bari.

"Allo stesso tempo - ha aggiunto - stiamo cercando di comprendere come si possono rimodulare le risorse che ci vengono dal Pnrr, al di là dei vincoli che sono stati imposti dall'Europa, ma sempre concordando queste modifiche con l'Europa, in modo da poter assumere più personale e migliorare quella che è la condizione della amministrazione della giustizia qui".

 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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