Per il governo ungherese finanziare Le Pen è un 'buon affare'
Lo ha affermato il portavoce del governo di Orban, Gergely Gulyas, che sosterrà la francese nella prossima campagna elettorale
In un mondo ideale dovrebbe già essere un motivo di non-voto: Marine Le Pen ha ricevuto l’endorsement dell’illiberale governo ungherese che, tramite il portavoce di Orban, ha fatto sapere di ritenere un “Buon affare” per le banche ungheresi finanziare la campagna di Le Pen per le prossime elezioni.
Il commento giunge dopo la rivelazione che una banca ungherese avrebbe finanziato la campagna del Rassemblement National, partito guidato proprio da Le Pen.
Le Pen e il primo ministro ungherese Viktor Orbán hanno rafforzato i legami negli ultimi mesi, con visite incrociate e un incontro finale che si è svolto a Madrid la scorsa settimana. Entrambi i leader aspirano a formare una nuova coalizione conservatrice in Europa, insieme agli spagnoli di Vox e della Lega di Matteo Salvini.
La formazione della Le Pen ha già cercato in passato finanziamenti all'estero, con fondi anche da una società russa, ma dal 2017 i partiti francesi possono ricevere denaro solo dalle banche dell'Unione Europea. Secondo l'emittente Rtl, una banca ungherese avrebbe già accettato di prestare al Rassemblement National 10,6 milioni di euro per la prossima campagna elettorale.
Il portavoce del governo di Orban, Gergely Gulyas, ha assicurato giovedì di non essere a conoscenza di questo possibile prestito, ma ha affermato che sarebbe un "buon accordo”, anche perché lo Stato francese funge da garante finale contro i crediti ottenuti dai candidati e pertanto l'operazione è a basso rischio. Il portavoce ha poi aggiunto che "La libertà di servizi all'interno dell'UE è una libertà fondamentale”.
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