Dal Pnrr alla Cop26, il 2021 è l’anno della transizione
Anno chiave per il clima, l'ambiente e la transizione ecologica, dunque, protagonisti di una serie di eventi globali
Il 2021 si chiude nel segno della transizione ecologica e della leadership italiana nei grandi appuntamenti internazionali sulle politiche green. Dal G20 di Napoli alla Pre Cop26 di Milano, fino ad arrivare a Glasgow per la Cop26: l’Italia ha giocato un ruolo di primo piano nelle trattative per il clima con il merito di aver organizzato il primo Youth4Climate della storia, la conferenza dei giovani che dall’anno prossimo sarà un appuntamento fisso prima di ogni Cop.
Anno chiave per il clima, l'ambiente e la transizione ecologica, dunque, protagonisti di una serie di eventi globali: la Conferenza delle Parti (Cop) delle tre Convenzioni di Rio sui cambiamenti climatici, la biodiversità e la desertificazione (Unfccc Cop26, Cbd Cop 15 e Unccd Cop 15), il lancio dell'Onu Decennio sul ripristino dell'ecosistema, il vertice sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite e la conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani.
Inoltre, il percorso tracciato dalla Presidenza italiana ha anche l’obiettivo di proseguire il lavoro delineato dalla Presidenza G20 dell’Arabia Saudita e aprire la strada su queste tematiche anche alla futura Presidenza G20 dell’Indonesia.
Il 2021 è stato sicuramente segnato dalla ripresa post pandemica e ha visto concentrare tutti gli sforzi sul Piano nazionale di ripresa e resilienza che nella transizione ecologica ha il suo pilastro principale. Stiamo parlando di un pacchetto di riforme della durata di 5 anni che vale 191,5 miliardi, di cui il 37% è la quota destinata all’investimento per i progetti green. Dalle rinnovabili all’efficienza energetica, fino all’idrogeno per passare dall’economia circolare alla mobilità sostenibile: l’impegno c’è ed stato messo nero su bianco.
Gli obiettivi europei sono molto ambiziosi e parlano chiaro: ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990) e raggiungere la decarbonizzazione entro il 2050. La pandemia, dunque, non frena l’impegno per contrastare il cambiamento climatico, come dimostrano i grandi appuntamenti internazionali, ripresi dopo lo stand by del 2020. Quattro mesi, da luglio a novembre, dove l’Italia è stata protagonista.
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