L'Italia va in guerra ma non si deve sapere
Il j'accuse di De Magistris: "Niente silenzio di chi non condivide. Fermiamo subito la guerra soprattutto per il popolo ucraino"
"L’Italia va in guerra ma non si deve sapere, tutti zitti e buoni. Ma non avrete il silenzio di chi non condivide quello che fate". Lo dichiara in una nota Luigi de Magistris, fondatore e presidente del movimento politico Dema ed ex sindaco di Napoli. "La priorità - sostiene de Magistris - è fermare subito la guerra, soprattutto per il popolo ucraino che sta subendo una sofferenza inaudita ed inaccettabile. Chi è pacifista è contro la guerra, sempre. Le guerre sono quasi sempre illegali ed in violazione del diritto internazionale. Lo sono state le guerre in Iraq, Afghanistan, Libia, Siria, ex Jugoslavia: le guerre scatenate dalla Nato. Illegale è ovviamente la guerra scatenata nel cuore dell’Europa da Putin".
L'ex sindaco di Napoli ricorda che "nella nostra Costituzione è scritto che 'l’Italia ripudia la guerra', ma da questa settimana di fatto il Governo Draghi e il Parlamento tutto, tranne poche eccezioni, l’ha trasformata in: 'l’Italia ripudierebbe la guerra'. Le guerre vanno sempre ripudiate, non ci sono quelle belle e quelle brutte, così come i profughi, non ci sono quelli belli e quelli brutti. L'Occidente ha fatto molto poco per scongiurare questa guerra, che si poteva e doveva evitare, e sta facendo molto poco per trovare una soluzione diplomatica e politica al terribile conflitto in atto. Subiamo la subalternità alla Nato e quindi agli Stati Uniti e un’assenza di leadership europea autorevole. All’escalation di Putin non si risponde con un’altra, seppur diversa, escalation. Sanzioni pesantissime che ricadono sul popolo russo e sui popoli europei, fornitura di armi che significa entrare nello scenario di guerra".
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