Quel pensiero laterale contro gli estremi
Tu stai con la Russia o con l’Ucraina? Tu stai con l’Occidente o con l’Oriente? Stai col Bene o col Male?
Tu stai con la Russia o con l’Ucraina? Tu stai con l’Occidente o con l’Oriente? Stai col Bene o col Male? E via cianciando. Ormai nel conflitto tra Mosca e Kiev con tanto di intervento Ue e Nato sembra quasi d’obbligo schierarsi. Certo, non potremmo mai vestire i panni dello scrutatore non votante, abbiamo trascorso una vita da democristiani cerchiobottisti, ma proprio quella stagione moderata e tollerante ci ha insegnato che la strada per risolvere una questione non è quella degli estremi. Mi è rimasta nella memoria, a Latina, negli anni ’70, una striscia di vernice sui muri di viale Mazzini: né Usa né Urss c’era scritto. La visione manichea resta ancorata al passato, a una visione talmente limitata e polarizzata che non sembra nemmeno segnale di evoluzione, così tra i partigiani di Putin e quelli dell’Occidente non mi riesce difficile schierarmi col pensiero laterale, quello che ricerca una terza via d’uscita, quella della pace e della convivenza, che sta coi civili che stanno lasciando quel mondo che avevano invano tentato di costruire.
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