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Gli israeliani chiedono a Netanyahu più impegno per gli ostaggi

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Yair Lapid, leader dell'opposizione israeliana, si è unito alla folla in marcia in Israele per chiedere al governo di fare di più per la liberazione degli ostaggi

Yair Lapid, leader dell'opposizione israeliana, si è unito alla folla in marcia in Israele per chiedere al governo israeliano di fare di più per la liberazione degli ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia di Gaza dal terribile attacco del 7 ottobre del gruppo in Israele. Lo riferisce il Times of Israel. Secondo il Jerusalem Post, sono 20.000 le persone in marcia verso l'ufficio del premier a Gerusalemme ed è previsto per le 18.30 ora locale (le 17.30 in Italia) un incontro con Benny Gantz e Gadi Eisenkot, entrambi nel gabinetto di guerra israeliano.

I rappresentanti dei familiari degli ostaggi, scrive il giornale, attendono ancora una risposta alla richiesta di incontro con Benjamin Netanyahu e i ministri di Difesa e Affari strategici, Yoav Galant e Ron Dermer. In precedenza Haaretz, sulla base di notizie attribuite al Forum che riunisce i familiari degli ostaggi e dei dispersi, riferiva che era stata respinta questa richiesta di incontro.

Tre giorni fa Lapid diceva senza mezzi termini che Netanyahu "deve andare via ora", invocando un voto di sfiducia contro il governo e la nascita di un nuovo esecutivo formata da un'altra personalità del Likud.

Intanto l'Idf ha trovato "armi e attrezzature militari di Hamas" nel corso di un raid in una scuola superiore a Gaza. Lo riferisce 'The Times of Israel'. Tsahal ha fatto irruzione in diversi siti utilizzati da Hamas, uccidendo alcuni membri del gruppo. Le truppe hanno anche fatto irruzione nella casa di un comandante di Hamas, trovando armi e opuscoli didattici di Hamas, sempre secondo quanto riferisce l'Idf.

 

18 Novembre
Autore
Claudio Mascagni

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