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Pronte 2.353 strutture per la quarta dose

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Puglia e Campania con più centri, la Lombardia già partita con le dosi. Vaccino anche in case della salute, farmacie, presidi ospedalieri e medici di famiglia

L'amplimento della fascia d'età per la quarta dose rilancia la campagna anti-Covid. Le Regioni scaldano i motori per le prenotazioni, molte hanno aperto questa notte, o c'è chi come la Lombardia sta già vaccinato dall'altroieri gli over 60 e i fragili negli hub senza prenotazione. In totale sono 2.353 i punti di somministrazione dei vaccini anti-Covid attivi oggi in Italia, ospedalieri e territoriali. Lo riporta il sito 'Report Vaccini anti-Covid 19' coordinato dall'Unità di completamento della campagna vaccinale. In testa alla classifica delle Regioni con più punti di somministrazione c'è la Puglia (394), seguita dalla Campania (256), Sicilia (258), Toscana (233), Liguria (206), Lazio (140), Sardegna (130), Emilia Romagna (124), Lombardia (105).

Pronto il piano per la nuova campagna vaccinale per la quarta dose di vaccino contro Covid-19 agli over 60 e ai fragili. Servirà 1 hub ogni 50mila abitanti. Lo prevedono le linee di indirizzo per l''Estensione della platea vaccinale destinataria della seconda dose di richiamo (second booster) nell’ambito della campagna di vaccinazione anti Covid' contenute nella lettera - che l'Adnkronos Salute ha avuto modo di consultare - che il generale Tommaso Petroni, a capo dell'Unità per il completamento della campagna vaccinale, ha inviato alle Regioni.

"La campagna vaccinale primaria, durante lo stato di emergenza, è stata incentrata sulla disponibilità di grandi hub vaccinali, con il coinvolgimento progressivo dei medici di medicina generale e delle farmacie - si legge - In considerazione del contesto attuale e della platea individuata, si può configurare, da subito, un modello misto di somministrazioni, in cui gli hub vaccinali potrebbero essere previsti a livello provinciale in numero crescente in funzione della popolazione residente e tenendo conto delle caratteristiche orografiche, demografiche e di viabilità dei singoli territori (solo a titolo di esempio: un hub vaccinale ogni 50.000 abitanti), integrati - si evidenzia - da altri punti vaccinali presso strutture sanitarie stanziali tipo presidi ospedalieri, case della salute, medici di medicina generale e farmacie".

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Foto: pixabay
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Autore
Giada Giacometti

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