Ibrahimovic sempre decisivo (anche a 40 anni)
Lo svedese si rivela l’uomo in più del Milan all’Olimpico e trascina il Diavolo alla vittoria
Serata fantastica per sir Zlatan Ibrahimovic, che anche a 40 anni ormai trascorsi, riesce a fare la differenza in Serie A. Ne ha dato più di un assaggio ieri sera all’Olimpico quando ha realizzato il gol del vantaggio del Milan e nel secondo tempo il rigore poi realizzato da Kessie.
Il primo gol in particolare, una punizione che andava a 101 km/h sul quale Rui Patricio ha “preferito spostarsi”. Così lo svedese ha ironizzato sul suo gol: “Ogni tanto faccio le sorprese, oggi su punizione. Il fallimento è parte del successo: continuiamo a provare. 101 km/h? Normalmente va più forte, va a 200... Forse è l'età. I fischi mi servono, mi sento vivo: più fischiano più vivo sono. L'adrenalina è parte di tutto, ti porta tanto". Quella dei fischi e degli insulti a Ibra è una storia vecchia come il calcio; è la storia di un dissidio che dura da tanto e che i tifosi giallorossi hanno deciso di ricordare nel peggiore dei modi, con qualche coro poco felice e in aggiunta altri fischi a Kessie.
Al di là di questi fatti spiacevoli, con il gol di ieri le reti di Ibra alla Roma sono ora tredici, più di qualsiasi altra squadra nel massimo campionato italiano.
Non solo, quello di Ibra diventa il gol realizzato all’Olimpico dal giocatore più vecchio, battendo cos’ il record di Totti che aveva segnato due settimane prima di compiere quarant’anni. Un record che resisteva da cinque anni e che solo ieri è stato superato. E solo uno come Ibrahimovic, a quarant’anni passati, poteva colpire una punizione a più di 100 km/h e trafiggere Rui Patricio. Altro record: questo è stato il 150esimo gol in Serie A e il 400 in carriera nei campionati.
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