Crisi Francia-Australia: “Il patto Aukus vero tema del G20”
Una crisi geopolitica che ha portato la Francia a ritirare gli ambasciatori da Australia e Stati Uniti
Il 15 settembre scorso è stato annunciato il patto “Aukus” firmato da Australia, Gran Bretagna e Stati Uniti d’America. L’accordo è di partenariato di sicurezza trilaterale, stipulato per “approfondire la cooperazione diplomatica, di sicurezza e di difesa nella regione indo-pacifica per affrontare le sfide del ventunesimo secolo". A livello pratico, il primo effetto del patto Aukus è "sostenere l'Australia nell'acquisizione di sottomarini a propulsione nucleare per la Royal Australian Navy, sfruttando l’esperienza di USA e GB".
La reazione Cinese
La prima reazione è arrivata da parte della Cina. Come riportato dal Guardian, il portavoce dell’Ambasciata Cinese a Washington, commentando l’accordo, ha detto che i paesi “Dovrebbero liberarsi della loro mentalità da guerra fredda e dei loro pregiudizi ideologici”. Anche se non dichiarato apertamente, l’accordo è infatti visto come un’alleanza difensiva soprattutto nei confronti di Pechino e del suo espansionismo nel Mare Cinese Meridionale. Secondo il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian l’accordo "Mina seriamente la pace e la stabilità regionale, intensifica la corsa alle armi e danneggia gli sforzi internazionali di non proliferazione".
La rabbia francese
La risposta più dura è arrivata dalla Francia. L’Australia, infatti, tramite l’accordo ha snobbato un patto che aveva già stipulato con il paese guidato da Macron. Il ministro degli esteri francese Jean-Yves Le Drian ha parlato di “Pugnalata alle spalle, che non si fa tra alleati”.
Il contratto con la Francia era stato stipulato nel 2016 e prevedeva la consegna di 12 sottomarini per il valore di 56 miliardi di euro. "Avevamo stabilito con l'Australia una relazione di fiducia, questa fiducia è stata tradita. Ci vorrà un chiarimento, gli australiani dovranno dirci come pensano di uscirne" ha concluso Le Drian, definendo anche la decisione degli USA "Unilaterale, brutale, imprevedibile".Le tensioni Francia-Usa si sono manifestate attraverso l’annullamento del Gala che era stato organizzato a Washington per onorare l’alleanza tra i due paesi.
L’Australia, attraverso la ministra degli Esteri Marise Payne, ha affermato di comprendere il rammarico e la delusione della Francia:“Si tratta di questioni molto difficili da gestire, ma continueremo a lavorare con i nostri colleghi francesi" ha detto la ministra.
L’ennesimo colpo di scena è avvenuto nella giornata del 17 settembre, quando la Francia ha richiamato per consultazioni i suoi ambasciatori dall’Australia e dagli Stati Uniti. Una decisione mai vista prima, che ha suscitato il rammarico dell’Australia, che continua a ritenere la Francia un partner cruciale.
“Il vero tema del G20”
Una vicenda delicata, che avrà di certo ripercussioni sui rapporti dei prossimi anni tra queste nazioni. Secondo Francesco Sisci, professore di geopolitica della Luiss intervenuto ad AdnKronos, questa vicenda sarà il vero punto cruciale del prossimo G20, anche più della situazione in Afghanistan. Per Sisci, con il patto Aukus Biden ha "aperto subito un'altra partita, molto più grande di quella dell'Afghanistan".
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