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Inchiesta Fanpage: Valcepina eletta a Milano

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L’avvocata eletta nonostante (o grazie?) i saluti romani e i presunti finanziamenti illeciti evidenziati dall'inchiesta di fanpage

Chiara Valcepina, la candidata alle comunali di Milano al centro dell’inchiesta di fanpage andata in onda a piazza pulita su La7, è stata eletta al consiglio comunale di Milano. 
L’avvocata ha ottenuto 903 voti nella lista capeggiata da Vittorio Feltri (che ha ottenuto 2.268 preferenze), nella quale era presente anche l’altro candidato legato a Fidanza: Francesco Rocca.

Nell’inchiesta “Lobby Nera”, un giornalista di Fanpage si è infiltrato negli ambienti legati alla destra milanese. Dall’ottimo lavoro della testata e del suo inviato sono emerse due evidenze a dir poco agghiaccianti.

Neonazismo

La prima, forse la più scontata e anche la più criticata, riguarda lo schieramento filofascista e filonazista delle personalità presenti nella direzione della campagna elettorale milanese di Fratelli d’Italia. Il servizio ha raccolto saluti romani e frasi di stampo nazista, come la citazione alla “Birreria di Monaco”,  il luogo dove Hitler fece uno dei suoi più pesanti attacchi antisemiti.

Finanziamenti illeciti e riciclaggio

La seconda evidenza emersa riguarda finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio di denaro.

L’inviato di Fanpage si è finto un impiegato di una società, interessata a finanziare la campagna elettorale di Fratelli d’Italia. Nel servizio i funzionari del partito, tra cui l’europarlamentare Carlo Fidanza, appaiono interessati quasi maniacalmente ai finanziamenti, invitando ben presto il giornalista a tutte gli eventi, anche privati, della campagna elettorale.

Nei colloqui, l’europarlamentare Fidanza apre alla possibilità di finanziare la campagna anche in modalità “black”, quindi in nero, innanzitutto per pagare i bar degli eventi organizzati dal partito. Il giornalista, quindi, si rivolge a Roberto Jonghi Lavarini, “barone nero” della destra milanese, per avere maggiori informazioni su finanziamenti in nero anche di valore più elevato. Lavarini spiega all’infiltrato che gli importi in nero di entità più elevata sarebbero stati smistati ai consiglieri di zona per organizzare eventi, oppure “Lavati” cedendoli a imprenditori che “Hanno il giro di nero”. Questi ultimi li avrebbero successivamente immessi nel conto regolare della Valcepina. Jonghi Lavarini chiude affermando di aver usato questa pratica anche nel corso delle elezioni regionali in Lombardia.


L’inchiesta di Fanpage ha portato la procura di Milano ad aprire un’inchiesta per finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio di denaro, oltre ad aprire un'indagine sul reato di apologia di fascismo.
La procura acquisirà il famoso girato di 100 ore, richiesto anche dalla leader di FDI Giorgia Meloni come risposta all’inchiesta giornalistica. La Meloni ha preferito non valutare i suoi collaboratori, affermando di voler innanzitutto valutare il filmato senza tagli. Tuttavia, l'impressione è quella che sia molto difficile che la testata giornalistica abbia montato tutto ad arte, anche in accordo con il fatto che le dichiarazioni imputate in questo articolo non appaiono artefatte in alcun modo.
 

2 anni fa
Autore
Emanuele Di Casola

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