Il vertice Draghi-Macron si conclude con un’intesa
A Marsiglia un faccia a faccia con climi distesi tra Macron e Draghi; tra gli argomenti affrontati l’Afghanistan e il futuro dell’Europa
Nella serata di ieri 2 settembre, il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha incontrato a Marsiglia il Presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron. Il loro incontro, durato quattro ore, si è svolto al ristorante stellato “Le Petit Nice” dello chef Gérald Passedat. All’incontro, che nei piani doveva durare due ore, hanno partecipato esclusivamente i due Capi di Stato. Le immagini riprese dai media internazionali hanno mostrato un clima disteso e amichevole tra i due, con sorrisi e passeggiate.
Stima reciproca confermata anche dall’appoggio convinto di Macron all’idea di Draghi di un G20 mirato a coinvolgere anche due potenze come Cina e Russia nella questione afghana.
Il faccia a faccia aveva l’obiettivo di discutere del futuro prossimo, con ovviamente un occhio alla situazione in Afghanistan e alla strategia da adottare con l’Unione Europea. Riguardo le vicende afghane, ha trovato spazio l’argomento “accoglienza rifugiati”. L’intesa è stata solida nell’affermare che l’Unione Europea debba farsi carico dell’accoglienza dei migranti.
In tal senso, nella conferenza di ieri il premier italiano aveva strigliato quelle potenze europee che si erano affrettate, subito dopo lo scoppio del caos a Kabul, a dire di non essere intenzionate ad accogliere rifugiati afghani. Servirà, quindi, un lavoro importante di Draghi e Macron per trovare un'intesa e far sì che tutti gli stati membri dell’Unione Europea facciano la propria parte, senza sconti.
L’Europa non può essere frenata da dissidi interni, soprattutto in un momento storico delicato come questo, in cui gli Stati Uniti sembrano perdere potere ai danni delle potenze orientali. Il ruolo Europeo, come sottolineato da Draghi, deve essere primario nel panorama mondiale, e per questo deve trovare la chiave di volta nel problema della gestione delle migrazioni, che da sempre non riesce ad affrontare adeguatamente.
Le parole di luigi Di Maio
In seguito all’esito dell’incontro tra Draghi e Macron, ha parlato anche il Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, dalla riunione dei Ministri degli Esteri dell’UE in Slovenia.
Di Maio ha voluto sottolineare la necessità di una strategia comune a tutti gli stati membri dell’Unione. Secondo il Ministro l’Unione Europea ha, nella crisi afghana, “il peso maggiore tra gli attori internazionali, essendo il primo erogatore di aiuti allo sviluppo”. Di Maio ha poi auspicato che la politica migratoria dell’Unione possa “essere in grado di venire incontro alle necessità di tutte le rotte migratorie, inclusa quella del mediterraneo centrale.”
Gli ostacoli a una sacrosanta politica comune sono, come sappiamo, gli interessi degli stati membri. Leader che abbiano forza e rispetto in Europa come Draghi e Macron sono le personalità che potrebbero cambiare le carte in tavola. In questo senso, la sintonia tra i due sembra quantomeno un buon inizio.
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