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Crolla il potere d'acquisto degli italiani

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Il momento negativo era atteso da tempo: l'analisi di Codacons sui consumi che sin sono ristretti

"Il crollo del potere d’acquisto era purtroppo atteso, ma la sua entità (-3,7%) rappresenta un vero e proprio allarme sociale ed economico". Lo dice il presidente del Codancons, Carlo Rienzi. "Inflazione alle stelle e caro-bollette - continua - hanno eroso mese dopo mese la capacità di acquisto dei cittadini, interessando generi primari come luce, gas, alimentari, di cui le famiglie non possono fare a meno. Gli italiani, per arrivare a fine mese, sono stati così costretti ad intaccare i risparmi, con la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici che ha registrato una diminuzione di 2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente".

“Ora il vero pericolo è quello di un crollo dei consumi, perché la perdita del potere d’acquisto potrebbe portare ad una sensibile riduzione della spesa. Per tale motivo chiediamo al Governo di accelerare sul taglio dell’Iva su alimentari e generi di prima necessità, in modo da calmierare i listini e ridare fiato alle famiglie", conclude Rienzi.

"Dato grave e preoccupante. L’inflazione, come denunciamo da anni, ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie. Un nodo che presto verrà al pettine sotto forma di una caduta dei consumi che per il momento, grazie alla flessione del tasso di risparmio, reggono, continuando a salire, +3%, ma in termini nominali, non reali". Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, nel commentare i dati dell'Istat.

“Insomma, gli italiani intaccano i loro risparmi nel tentativo vano di mantenere il loro tenore di vita, ma la perdita del potere d'acquisto, il caro bollette e il costo della vita alle stelle avranno ripercussione sulla crescita della nostra economia. Se anche si riuscirà a sfuggire dalla recessione - dice ancora - si crescerà del solito zero virgola. Per questo urge che il Governo riveda il decreto sulle bollette, ripristinando tutti gli aiuti introdotti da Draghi almeno fino a che i prezzi di luce e gas non torneranno ai livelli pre-crisi del 2020. Servono anche provvedimenti di carattere strutturale, come la scala mobile all’inflazione programmata, che consentano di adeguare gli stipendi al costo della", conclude Dona. 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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