Il mondo commemora anche le vittime di Israele

L'attrice israeliana Gal Gadot, resa celebre nei panni di Wonder Woman, sta organizzando una proiezione a Hollywood di un video, fornito dalle forze israeliane, che mostrano le atrocità degli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso. Secondo quanto riporta il Daily Mail, il video di 47 minuti, dal titolo "Bearing witness to the october 7th massacre', testimoniando il massacro del 7 ottobre, sarà proiettato, in una serata ad inviti per celebrities ed altre figure influenti di Hollywood, domani al Museum of Tollerance di Los Angeles.

Ci sarà poi nei prossimi giorni una proiezione a New York che filmato che contiene immagini sconvolgenti ed è stato già mostrato a diversi giornalisti stranieri e membri della Knesset. Il registra israeliano, vincitore di un Osca, Guy Nattiv, che guida l'iniziativa, ha confermato che Gadot, insieme al marito Yaron Varsano, "hanno aiutato a renderla possibile". "Come regista, ho giurato che queste immagini del 7 ottobre non dovranno essere dimenticate - ha detto il regista - che il mondo dovrebbe vederle, perché ora inizia la rimozione, non è un falso, non possiamo far passare il silenzio".

Millequattrocento bandiere di Israele insieme alle foto di 34 tra bambini e adolescenti presi in ostaggio sono state piantate dall'ong Rio de Paz sull'iconica spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro per commemorare le vittime del massacro di Hamas compiuto un mese fa. Lo ha riferito sul social X il vice ambasciatore di Israele in Brasile, Yonatan Gonen, che - pubblicando una foto dell'iniziativa - parla di "1.400 bandiere israeliane in memoria delle 1.400 vittime dell'attacco terroristico".

La settimana scorsa, la stessa ong aveva organizzato un'iniziativa analoga per denunciare la morte di migliaia di bambini a Gaza. Il gruppo aveva sistemato sulla sabbia decine di lenzuoli bianchi macchiati di sangue finto come se coprissero cadaveri, insieme ai nomi e all'età di alcune delle vittime. "Questa guerra passerà alla storia come la guerra che ha ucciso bambini, con entrambe le parti capaci di mostrare indifferenza verso i più vulnerabili", ha affermato il fondatore di Rio de Paz, Antonio Carlos Costa.