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L'Italia e la corsa al militarismo nel Pacifico asiatico

Vladimir Putin

L'accusa parte dal ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, che oggi ha preso parte ai lavori del Foro di Pechino Xiangshan

Paesi della Nato, tra cui figura l'Italia, con le loro azioni nella regione Asia-Pacifico contribuiscono a rafforzare il militarismo e stimolano la corsa agli armamenti. L'accusa parte dal ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, che oggi ha preso parte ai lavori del Foro di Pechino Xiangshan.

"La militarizzazione e la spinta alla corsa agli armamenti vengono facilitati dalle iniziative politiche dei membri della Nato", ha dichiarato, citando esplicitamente "Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi e Italia". "Espandono la presenza regionale delle componenti nazionali delle forze navali e aeree, aumentano la regolarità e la portata delle esercitazioni militari multilaterali, durante le quali vengono elaborati scenari di deterrenza e risposta", ha affermato il ministro, citato da Ria Novosti.

"Non ci sono reali minacce militari alla sicurezza di questi paesi", ha poi sostenuto, osservando che "la Nato cela l'accumulo di forza militare nella regione Asia-Pacifico dietro un ostentato desiderio di dialogo, l'imposizione di alleanze e linee di cooperazione operative ai partner".

30 Ottobre
Autore
Pasquale Lattarulo

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