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Francesco De Angelis e il tifo conflittuale tra Frosinone e Juve

Juventus-Chelsea 1-0

Il presidente del Consorzio industriale ciociaro è tifosissimo dei bianconeri ma guarda con fiducia a un risultato di parità in nome delle origini

Francesco De Angelis, presidente del Consorzio industriale del Lazio, è ciociaro doc ma è un grande tifoso della Juventus. Domani allo Stirpe, alle 12.30, ci sarà il match tra i giallazzurri e i bianconeri. E il cuore, come accade in questi casi, genera un rapporto conflittuale: tifare per la squadra che rappresenta la propria terra o continuare a gioire per la squadra che ci ha fatto sognare sin da bambini? Ma, ci giureremo, Francesco De Angelis non sarà l'unico a vivere una giornata di sport in cui i dubbi saranno scanditi a ogni azione. 

Ecco, sgomberiamo subito il campo dai dubbi: per chi tiferà?

Io sono cresciuto con il mito della Juventus, con mio padre che mi regalò la maglia di Pietro Anastasi, che all’epoca formava una formidabile coppia del gol con Bettega, ma contro c’è la mia città. Da una parte i canarini, dall’altra i bianconeri: è un cuore diviso a metà.

Quindi?

Quindi mi auguro un pareggio. E credo che sia un risultato che ci possa stare: al Frosinone andrebbe bene, perché è sulla linea di questo straordinario campionato che sta facendo, alla Juventus le permette di restare sulla scia dell’Inter.

 

Quali sono i giocatori che deve temere la Juventus?

I bianconeri del Frosinone. C’è poco da fare. Mister Di Francesco sta facendo crescere bene questi ragazzi, grazie alla scelta di un direttore come Angelozzi. Poi, io essendo tifosissimo della Juventus questi ragazzi già li conoscevo, li avevo visti giocare, ma non mi aspettavo un Soulé così, oggi molto più libero di esprimere la propria fantasia. E poi, attenzione a Kaio Jorge, viene da un grave infortunio ma ha grandi numeri e potenzialità. Quindi, grazie davvero a Di Francesco, che sta facendo crescere questi ragazzi. Spero soltanto che la Juventus non li metta sul mercato.

E quelli che deve temere il Frosinone?

Gatti.

Le piace il gioco di Allegri?

No, io sono uno d’attacco, mi piace vincere giocando. Il catenaccio che esprime oggi è insopportabile.

Si aspettava che il Frosinone potesse vivere una favola del genere?

Sarà banale dirlo ma è un sogno diventato realtà. E di questo sono felice. E va ringraziato di cuore per questo sogno che stiamo vivendo Maurizio Stirpe, che ha raggiunto un risultato straordinario.

Frosinone e Juventus è anche una sfida tra provincia e metropoli: una dicotomia di grande fascino.

Mettere sullo stesso piano e quindi all’interno di una stessa sfida Davide contro Golia è già un successo. Già la partita è un successo. Già sfidare alla pari una squadra del blasone come la Juventus è un successo straordinario. Fino a qualche anno fa una cosa del genere era inimmaginabile: Frosinone è una città di 50mila abitanti e gioca su un palcoscenico come la serie A. Oggi i bambini crescono tifando già Frosinone, quando ero ragazzino io si tifava Inter, Milan e Juventus, si guardavano i grandi miti, oggi invece tifi con orgoglio la squadra della tuia città che si scontra contro questi miti. Ripeto che grande merito è di Maurizio Stirpe, che ha conseguito un risultato a dir poco pazzesco.

Ora Frosinone è conosciuta anche per la squadra di calcio.

Sì. Ma non solo perché gioca in serie A ma perché esprime un calcio bello. E chissà che non si riesca a sognare oltre, come una competizione europea. Ricordo, da bambino, quando presidente era Benito Stirpe, la città gli chiese a gran voce la serie A. Be’, c’è riuscito il figlio, realizzando anche lo stadio.

Quali saranno le armi del Frosinone per affrontare la Juventus?

La fantasia, la spensieratezza e l’allegria.

Osservando le premesse, dalla posizione di classifica alle festività natalizie, che giornata si aspetta domani?

La festa dello sport e un grande spettacolo per Frosinone.

Chi vincerà lo scudetto?

È favorita l’Inter, però mai dire mai. L’Inter è più squadra, più solida, gioca meglio, ha una panchina lunga, ha anche maturato grande esperienza in campo internazionale come la finale di Champions dello scorso anno.

Ecco, se mi dice Europa le chiedo un parere sulla Superlega, alla luce di quanto accaduto ieri con una sentenza storica da parte della Corte di giustizia europea.

Ricordiamo tutti la sentenza Bosman che ha rivoluzionato il calcio, ora sono curioso di osservare cosa accadrà dopo questa decisione, perché è stato sancito che oggi esiste un mercato libero. Io credo che in questo modo ci guadagnino lo sport e i tifosi. Forse il modello è quello del basket ma staremo a vedere cosa succederà.

E intanto c’è Frosinone-Juventus…

Sì, lo so (sorride). Finirà in pareggio e così saremo tutti contenti.

22 Dicembre
Autore
Gian Luca Campagna

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