Il nemico di fronte a un altro nemico
Il filosofo Massimo Cacciari commenta la lista nera della Ue in via di approvazione dove compare il patriarca di Mosca assieme ai macellai di Bucha e Mariupol
"Bisognerebbe conoscere la storia della chiesa ortodossa russa. Ma capisco che siamo in guerra, e c’è un nemico di fronte a un altro nemico". Così Massimo Cacciari, sulla responsabilità morale del patriarca di Mosca Kirill nella guerra in Ucraina, inserito dalla Ue fra i 68 nuovi nomi di una lista nera in via di approvazione nella quale compaiono i macellai di Bucha e di Mariupol, in quanto "responsabile del sostegno o dell'attuazione di azioni o politiche che minano o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza nel Paese".
Kirill è uno dei più importanti sostenitori dell'aggressione militare russa contro l'Ucraina, ma può Bruxelles considerarlo alla stregua di responsabili di crimini atroci? Secondo il filosofo, assistiamo a una presa di posizione tipica di ogni schieramento in guerra. Ma, avverte, "prima ancora di qualsiasi responsabilità morale, conta la storia, in questo caso della chiesa ortodossa russa, ed è dunque inutile rispondere, dato che in questo campo prevale l'ignoranza".
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